Montella sorride. Il pre-campionato racconta di una Fiorentina pronta al grande salto. Il mercato non ha portato, fino ad oggi, stravolgimenti epocali. Nessuno ha lasciato Firenze e già questa è cosa positiva. In entrata, operazioni intelligenti. Il colpo a basso costo Marin ne è testimonianza. Una scommessa di talento.
A proposito di talento, stavolta tutto made in Italy, eccoci a Federico Bernardeschi. Illumina lui le estive serate viola. Tre gol in una decina di minuti all'Arezzo per prendersi la ribalta, dopo la sfida contro il Real campione d'Europa. Tutto il repertorio del campioncino, nei tre schiaffi che rifila al club di Serie D. Lesto a saltare il portiere nella prima occasione, letale col sinistro nella seconda, puntuale sulla chiamata di Pasqual nel terzo.
La Fiorentina si diverte, a segno anche Lazzari e Joaquin, e mantiene l'imbattibilità. Conta poco in agosto, ma per convinzione e morale meglio sempre segnare e vincere più degli altri.
Si rivede Cuadrado, spesso non utilizzato da Montella dopo il faticoso viaggio Mondiale. Il colombiano riassapora il campo, in un ruolo non proprio suo. Gioca da attaccante, al posto di Rossi, o magari di Gomez. Si muove, corre, crea. Non è stellare, non può esserlo oggi. Montella lo guarda e approva. Il 31 agosto si avvicina e, per ora, nessuna novità. Non da Barcellona, non da Manchester. Potrebbe restare Cuadrado, e sarebbe il miglior colpo dei Della Valle.
Le note stonate riguardano Giuseppe Rossi. Apprensione per il ginocchio dell'azzurro. Sette giorni di riposo per smaltire il sovraccarico. Massima allerta, perché quel ginocchio è quello già operato. Previsti ulteriori controlli prima delle ripresa totale dell'attività. Difficile un impiego nella giornata d'esordio con la Roma.