L'approdo dell'esperto difensore centrale Luisao alla Juve pareva cosa fatta: nei giorni scorsi i bianconeri e l'entourage del giocatore trentatreenne avevano raggiunto un accordo di massima sulla base di un triennale da 3 milioni a stagione. L'obiettivo dei torinesi era quello di concludere l'operazione a titolo gratuito, mossa che avrebbe consentito al club di Andrea Agnelli di risparmiare sul cartellino del brasiliano.
Tuttavia - nella giornata di oggi - tra i bianconeri e Luisao è intervenuto pesantemente il Benfica, che ha non solo dichiarato di non voler cedere uno dei pilastri della squadra ma - con una diffida ufficiale firmata dal presidente Luis Felipe Vieira - anche minacciato i bianconeri di appellarsi alla FIFA se i dialoghi tra il club di Torino e l'agente del giocatore dovessero proseguire.
Questo il contenuto della diffida, riportata dal quotidiano lusitano "O Jogo": "Se non interrompete subito le comunicazioni con l'agente del difensore Luisao, il prossimo passo del Benfica sarà quello di presentare una denuncia alla FIFA, ai sensi del paragrafo 3 dell'articolo 18 del regolamento FIFA secondo il quale un club che deisdera tesserare un giocatore professionista deve trattare prima con il suo club, presentando anche una richiesta per iscritto, e poi si può entrare in trattativa con il giocatore". Luisao è da ben dieci stagioni una colonna portante delle "Aquile". Indimenticabile la sua rete decisiva allo Sporting Lisbona - al termine della stagione 2004/2005 - che regalò al Benfica il definitivo primo posto in campionato dopo ben undici anni. Da registare anche 44 presenze 3 reti con la maglia della "Selecao".