Dopo Abete, Tavecchio. Si spengono, definitivamente, alla terza votazione le speranze di Demetrio Albertini. La luce non è in realtà mai apparsa in fondo al tunnel. Già dalle prime ore di voto, la superiorità di Carlo Tavecchio è apparsa schiacciante. Sempre oltre il 60% il leader della LND, appoggiato dalle leghe minori e da parte della Serie A. La protesta è naufragata nella giornata di ieri, quando club come il Cesena, inizialmente dalla parte dei ribelli, avevano rinnovato invece l'appoggio a Tavecchio.
Non sono mancate le tensioni nella stanza del potere. Preziosi, Agnelli e Lotito hanno dato vita a una lotta verbale che non è passata inovversata, ma aldilà delle parole al vetriolo di alcuni dei battuti, nulla ha potuto cambiare l'ordine prestabilito. Il calcio italiano ha scelto di sposare il passato, non scalfito nemmeno da dichiarazioni che hanno segnato addirittura una reazione internazionale.
Troppo forti gli interessi in ballo, troppo pressanti le esigenze individuali per assumersi il rischio di cambiare. In un momento di massima difficoltà, con l'unica speranza affidata a un profondo rinnovamento, l'Italia sceglie ancora una volta l'antico retrogusto, la poltrona impolverata, quel sentore di stantio.
Queste le prime parole di Tavecchio "Dopo la prima sessione di voto ho dovuto chiedere ai miei collaboratori che mi aiutassero a scrivere qualcosa per un ringraziamento dal profondo del cuore. Oggi, alla presenza delle più alte autorità Uefa, c'è stata una dimostrazione di grande serietà e comportamento di democrazia. Desidero ringraziare coloro che mi hanno confermato la fiducia e fatto sentire il loro appoggio anche in momenti difficili. Vorrei ringraziare coloro che legittimamente hanno espresso valutazioni diverse. Sarò il presidente di tutti".
Con il passare delle tornate, l'appoggio ad Albertini da parte della Serie A è diminuito, tanto che solo 5 squadre, in seconda votazione, hanno accordato il voto all'ex centrocampista del Milan. Decisivo però, per Tavecchio, l'apporto di Lega Dilettanti (34% dei voti) e Lega Pro (15%). Approccio differente per le giacchette nere. Gli arbitri hanno pubblicamente sostenuto Albertini.