La notizia del divorzio tra la Juventus e Conte non ha placato l'amor crescente di Alvaro Morata nei confronti del club bianconero, anzi, il giocatore era arrivato a temere che l'affare sfumasse. Invece ieri Alvarito (come lo chiamano a Madrid) ha preso un aereo ed è volato a Torino. Stamattina visite mediche e poi via a firmare un paio di autografi. Poco fa sono state rese note le cifre dell'acquisto: 20 milioni subito al Real più l'opzione del club madrileno di riportare il giocatore a casa dopo due anni. Alvaro Morata è finalmente un giocatore della Juventus. Alle 15 c'è stata la presentazione, in sala stampa c'erano Marotta e lo spagnolo, con apposito traduttore affianco, a rispondere con disponibilità a tutte le curiosità dei giornalisti. Ovvia la prima domanda posta al calciatore. Il perché della scelta Juve, con conseguente addio al calcio spagnolo e a un club, il Real, campione d'Europa "E' uno dei club più grandi d'Europa ed il più grande in Italia. Ho scelto la Juve perchè la Juve si è interessata fortemente a me ed ha mantenuto questo interesse per molto tempo. Vengo con l'intenzione di lavorare e so che questa squadra mi permetterà di farlo. Ho parlato già con l'allenatore e voglio iniziare a lavorare subito".
L'addio improvviso di Conte e una trattativa di colpo più complessa: "Io volevo venire qui da tanto tempo e sono qui, l'importante è che io sia qui dove volevo essere, il resto non conta. Anzi, ringrazio l'interesse che il club (e Antonio, ndr) hanno mostrato nei miei confronti. Ci sono state offerte importanti da altri paesi, certo, ma io volevo venire qui. Come ho detto prima, ripeto, volevo giocare solo qui. La serie A è dura ma io mi sento preparato. Penso che la serie A sia uno dei campionati più importanti al mondo e penso che sia un campionato lungo, però io sono pronto".
Interviene Marotta su una domanda che riguarda il contratto: "E' qui a titolo definitivo. Ha firmato per cinque anni quindi starà cinque anni con noi. In realtà, solo per due anni sarà completamente nostro, poi sì, il Real Madrid ha il diritto di - come si dice nel gergo calcistico - ricompra". Anche Alvaro risponde riguardo al contratto e alla formula dell'acquisto: "So che esiste questa possibilità ma per ora voglio lavorare qui, voglio essere il più felice possibile e godermi questa esperienza".
La conoscenza del Mondo Juve. Morata racconta il mondo bianconero, visto da fuori, prima dell'accordo "Ho visto molte partite della Juve ed ho giocato contro la Juve. Conosco tutti i giocatori. Alcuni li ho visti giocare in nazionale altri qui, nel club e quindi so che per vincere così tanto c'è una base solida e nella Juve questa base viene dalla forza del portiere e dalla difesa. Se la Juventus è campione è perchè il portiere ma soprattutto la difesa funzionano. Ammiro molti giocatori di questa squadra. Quando giocai contro di loro scambiai molte maglie, infatti ne ho diverse. Llorente, Pirlo, Pogba, Vidal, Tevez... sono tutti dei grandi giocatori, tutti di livello mondiale. Questa situzione è magnifica. Gli attaccanti sono forti ma io, ripeto, sento di essere preparato. La competizione fa sempre bene. La concorrenza serve a chiedere di più a me stesso".
L'umiltà di Morata "Non sono io che devo definirmi ma siete voi giornalisti che dovete farlo. Io posso solo dire che lavorerò tantissimo e che darò tutto per questa squadra e per questa camiseta".
La Spagna resta nei pensieri di Alvaro "Mi piacerebbe giocare contro qualsiasi squadra spagnola perchè stando in Spagna i miei genitori potrebbero venire a vedermi".
Tre scudetti e un assodato dominio nella massima serie. La Juve punta a costruire un gruppo in grado di sfatare il tabù europeo, partendo da Morata "Vincere la Champions è una sensazione incredibile. Mi piacerebbe rivivere quest'esperienza ed altre con questo club. Quest'anno faremo un passo alla volta e vedremo dove arriveremo. So che la squadra sta già lavorando e voglio mettermi al lavoro anch'io".
Infine, una domanda a Marotta sul mercato: "Nessuna rivoluzione tecnica per quanto riguarda il mercato, da come potete vedere. Stiamo cercando di essere attivi. Questo gruppo è già vincente. Ha dimostrato di meritare tre titoli, anzi cinque (le due Supercoppe, ndr). Abbiamo avuto un grande condottiero come Conte. Nei prossimi giorni spero di poter annunciare altro".
E intanto Morata, felice, posa con la maglia numero 9.