Serviva una soluzione repentina, immediata. Con il ritiro appena intrapreso, il mercato nella fase più delicata, urgeva trovare una rapida soluzione all'addio, fino a ieri sera impronosticabile, di Antonio Conte. I successi, talvolta, non fanno la felicità. O meglio, non tutti i successi. Conte lascia, dopo tre scudetti, perché non rassicurato al punto tale da sconfiggere quei pensieri negativi che albergano da mesi nella sua mente. Trionfare in Italia per Antonio non è abbastanza e la Juve, ad oggi non può garantirgli di più. La cessione di Vidal, pupillo del tecnico, è alle porte ed è il sintomo di un mercato che per necessità deve autofinanziarsi.
"Si riparte da zero", questo il pensiero di Agnelli dopo il confronto con il tecnico, che ha affidato a un video il suo addio alla Vecchia Signora. "Perdita grave" ha fatto notare Capitan Buffon. Senza dubbio una svolta. Mentre il web sceglie Mancini come legittimo successore, la società verte invece su una soluzione differente, di certo meno gradita alla piazza.
In mattinata l'incontro con Massimiliano Allegri. L'ex tecnico del Milan, rimpiazzato in rossonero da Clarence Seedorf, al termine di un periodo negativo, tra risultati e screzi con la dirigenza, torna quindi prepotentemente in auge. In attesa dell'ufficialità, filtrano i termini dell'accordo. Due anni di contratto a due milioni più bonus.
Da sbloccare ora il mercato, con Iturbe, fino a ieri a un passo dai bianconeri, vicinissimo alla Roma.