Succede l'incredibile a Firenze nel posticipo della 36a giornata di campionato: il Sassuolo espugna l'Artemio Franchi e batte 4-3 una Fiorentina che è stata in partita solo nel finale. Vittoria meritata, maturata soprattutto grazie a pressione e ripartenze, sfruttando la pessima organizzazione difensiva degli uomini di Montella, soprattutto nel primo tempo. Gli attacchi dalle fasce hanno sempre scatenato il panico tra la difesa viola: merito di un Berardi e un Sansone ispiratissimi, ma anche alla giornata totalmente negativa di Savic e soprattutto di Gonzalo Rodriguez, visto raramente così in difficoltà da quando veste la maglia viola. Qui la classifica, aspettando l'ultimo posticipo tra Napoli e Cagliari:
LE SCELTE - La Fiorentina deve rinunciare a Neto per infortunio, tocca a Rosati sostituirlo. A riposo anche Tomovic dopo la difficile prestazione di sabato in finale di Coppa Italia, a cui viene preferito Diakitè. Panchina anche per Aquilani e Ilicic, chance importante per il giovane Wolski, davanti titolare Matri accompagnato da Cuadrado. Ancora assente Gomez, mentre Giuseppe Rossi parte dalla panchina.
Il Sassuolo cambia poco rispetto agli 11 che Di Francesco aveva scelto per affrontare la Juventus: Berardi torna titolare al posto di Floro Flores, mentre in mediana con Chibsah ci sono Missiroli e Biondini al posto di Magnanelli e Ziegler, confermando il 4-3-3.
PRIMO TEMPO - Parte meglio la Fiorentina, che prova a schiacciare il Sassuolo nella sua metà campo con un buon possesso palla nei primi 10 minuti, rendendosi pericolosa con un paio di palle in area a cercare Matri, ma senza creare occasioni. Sansone in contropiede ci prova ma Rosati risponde bene, anche Gazzola cerca il destro al volo ma sempre il portiere della Fiorentina la mette in angolo. Al 22' il primo episodio della gara: Sansone semina il panico in area e arriva davanti a Rosati che copre bene lo specchio, l'ex Parma scarica su Biondini che cerca la porta, ma trova il braccio di Borja Valero: per Tagliavento è rigore, solo ammonizione per lo spagnolo. Il replay mostra che avere qualche dubbio sulla concessione della massima punizione è lecito. Berardi comunque realizza dagli 11 metri piazzando la palla alla sinistra di Rosati, portando il Sassuolo in vantaggio. Risposta immediata della Fiorentina che ha due grandi occasioni con Cuadrado e Matri, ma non trovano la porta di Pegolo. Il Sassuolo continua a rendersi pericoloso in contropiede, e al 33' arriva il raddoppio proprio su una ripartenza portata avanti da Sansone e conclusa da Berardi, che chiude sul primo palo: Rosati non è per nulla impeccabile e prende gol sul suo palo. È ancora il Sassuolo a dominare: al 39' ci prova Zaza con un potentissimo sinistro da fuori area, con la palla che si stampa sul palo a Rosati battuto, ma sembra un avvertimento per quel che succederà poco dopo, ovvero il terzo gol di Berardi: Gonzalo Rodriguez perde palla sulla pressione proprio di Zaza, con la palla che schizza tra i piedi del talento del Sassuolo, che è bravo a mettere in rete con il destro la palla di un 3-0 pesantissimo. Le squadre tornano poi negli spogliatoi tra i fischi del Franchi, che ha visto una Fiorentina deludente.
SECONDO TEMPO - Uscita tra i fischi, rientro tra gli applausi, con i tifosi che provano a spingere la squadra verso la rimonta. Al 49' ci prova da calcio piazzato Mati Fernandez, ma trova la barriera. La Fiorentina fa girare palla, il sassuolo crea le occasioni: è Zaza al 54' a sfiorare il quarto gol con un bel sinistro a giro che passa di poco sotto la traversa. Altro episodio al 56': nell'area del Sassuolo, Longhi tocca da dietro Joaquin, appena entrato in campo: Tagliavento fischia, è calcio di rigore per la Fiorentina. Gonzalo Rodriguez realizza dal dischetto il gol dell'1-3 e prova a riaprire la partita. La risposta del Sassuolo è immediata, con un'altra azione personale di Sansone, ma il suo destro finisce alto sopra la traversa. Al 63' il Sassuolo perde un'occasione clamorosa in contropiede: situazione di 3 contro 1, Berardi serve Zaza che in area, solo davanti a Rosati, calcia clamorosamente fuori. Ma il quarto gol è solo rinviato di un minuto: è Sansone, sempre in contropiede, a segnare, dopo due ottimi dribbling in area. La Fiorentina prova anche a inserire Rossi, e proprio il numero 49, al rientro in campionato, trova il gol del 2-4 al 72', spiazzando Pegolo dopo uno splendido uno-due con Borja Valero. I viola ora sono rinfrancati dal gol e trovano immediatamente anche il terzo gol: Cuadrado viene lanciato in area e scavalca Pegolo con un ottimo pallonetto, riaprendo ogni discorso. La Fiorentina ha ora in mano il pallino del gioco e ostenta finalmente tranquillità in campo. Il Sassuolo reclama per un rigore non concessogli per un fallo di mano di Savic in area, ma l'arbitro ha visto una spinta ai danni del difensore e concede il calcio di punizione ai viola. Il finale è tutto della Fiorentina: ci prova due volte Mati Fernandez senza però trovare la porta. Ci vuole poi un super Pegolo sul piatto al volo di Rossi mentre Borja Valero si vede annullare giustamente un gol per fuorigioco. Il Sassuolo soffre, ma porta a casa i tre punti.
Per il Sassuolo di Di Francesco è probabilmente tutto positivo in questa partita, a partire dal risultato, passando dalla prestazione e dal carattere mostrato dalla sua squadra, che ora si avvicina molto alla salvezza. Berardi è sicuramente il migliore della partita, visto che 3 dei 4 gol li ha firmati lui, ma vanno citati anche Sansone e Zaza, che hanno creato tantissimo. Il Sassuolo conferma quindi il trend che lo vede ottima squadra in fase offensiva e pessima in quella difensiva: sul 4-1 probabilmente gli emiliani avrebbero probabilmente dovuto pensare a difendersi meglio, evitandosi così un finale di sofferenza.
Montella incassa invece la seconda sconfitta in quattro giorni, e un numero balza subito agli occhi: 7 gol subiti in due partite. Se con il Napoli era stato Tomovic quello più in difficoltà, stasera tutto il reparto difensivo ha messo a nudo i propri difetti, concedendo innanzitutto troppe ripartenze, ma anche troppa pigrizia in fase di impostazione. La nota più stonata è senza dubbio Alessandro Matri, che sembra ricaduto in quell'incubo che è l'astinenza da reti segnate. L'attaccante ex Juve e Milan non è mai riuscito a farsi trovare pronto ed è uscito tra i fischi del Franchi. Nota invece positiva è senza dubbio Giuseppe Rossi, che rientra e segna immediatamente, e crea altre occasioni. A questo punto è lecito porsi una domanda: dove potrebbe arrivare la Fiorentina con Rossi e Gomez sani? Lo scopriremo l'anno prossimo. Salvo imprevisti, pardon, infortuni.