Dopo due anni di poche garanzie e promesse mai mantenute, sia da parte dei giocatori che da parte della società, la Roma è tornata ad essere grande, a competere con le grandi. I cambiamenti sono lunghi, delle volte anche crudeli. Ma dopo aver passato due anni ad ingoiare rospi, la Roma è tornata tra le grandi del calcio italiano. E' tornata ad essere una squadra da temere. 

"Napoli o Lazio? Sono le altre squadre a doverci temere" è stata la risposta di Francesco Totti ad un giornalista della Rai alla fine del match di Coppa Italia Roma - Juventus. Ed è da qui che possiamo partire. Perché vincere con una squadra che ha dei ricambi in panchina da doppio scudetto vuol dire avere carattere e personalità, tanto smarriti negli utlimi due anni. La vittoria con la Vecchia Signora ha dato risposte importanti: sul piano tecnico, di un gioco che funziona e che permette a tutti i giocatori di essere importanti alla causa; sul piano morale, un gruppo pronto ad avversari del calibro juventino; sul piano psicologico, ad affrontare le grandi sfide senza la paura di sentirsi inferiori. 

Non solo Juventus però. Perchè fino ad oggi, con Garcia alla guida, la Roma ha dimostrato di meritare il secondo posto tra le migliori italiane: Lazio, Napoli, Fiorentina e Inter sono cadute sotto i colpi di Pjanic e compagni; solo Milan e Juventus hanno saputo tenere testa ai giallorossi, con un pareggio per i primi e una vittoria per i secondi. 

Ma non solo le grandi. La Roma ha saputo vincere quelle partite facili su carta. Se prima i giallorossi prendevano sotto gamba alcuni match con squadre minori, Garcia ha saputo lavorare su tale aspetto psicologico fondamentale: bisogna pensare partita per partita e mai farsi influenzare dai nomi. Una grande squadra si vede anche da questo. 

Un buon lavoro è stato fatto anche dalla società. Gli acquisti mirati di giocatori d'esperienza e di giovani con talento hanno permesso alla Roma di volare alto e di avere una rosa di competizione europea: da Pjanic a Strootman, da Maicon a Benatia, da De Sanctis a Gervinho, la Roma ha cambiato volto, ma ha dato priorità alla forza del gruppo e alla coesione di idee. Anche il mercato di Gennaio sta seguendo la politica calcistica di quello estivo: Nainngolan e Bastos sono i rinforzi giusti al momento giusto. 

Insomma, la Roma è tornata quella di sempre. Pronta ad essere la squadra da temere e pronta a scrivere il suo nome, ancora una volta, tra le grandi d'Italia. Pronta ad essere protagonista in Europa