Dopo quattro anni e mezzo sarà di nuovo Roma contro Livorno. 44 punti contro 13. Seconda in classifica contro penultima (per miglior differenza reti). Ad una prima occhiata quella dell'Olimpico potrebbe sembrare una sfida priva di qualsiasi tipo di interesse, con gli amaranto in piena crisi e i giallorossi in piena forma: sarà la prima (nuova) panchina per Attilio Perotti da allenatore del Livorno, subentrato ad inizio settimana a Davide Nicola. Un passaggio di consegne non privo di polemiche, contestazioni, ripensamenti che ha lasciato brutti strascichi in casa amaranto.
La Roma, per contro, non ha di che lamentarsi. La squadra procede spedita all'inseguimento della lepre bianconera, la società ha già operato benissimo sul mercato, consegnando all'allenatore Garcia uno dei migliori centrocampisti nel panorama del calcio italiano: Radja Nainggolan. Il belgaindonesiano si va ad aggiungere ad un reparto mediano tra i migliori in Europa, considerata la qualità e la continuità con cui stanno giocando i vari De Rossi, Strootman e Pjanic; dovrebbe essere proprio il bosniaco a rifiatare per lasciar spazio al debutto dal primo minuto dell'ex Cagliari. Le altre novità in casa giallorossa dovrebbero essere Torosidis sull'out di destra (fuori Maicon), Destro e il fin qui deludente Ljajic, al posto di capitan Totti e di Florenzi. Confermata il resto dell'ermetica difesa, con Benatia Castan e Dodò che hanno garantito uno score passivo di sole due reti tra le mura amiche. La cavalcata da record della truppa di Garcia era iniziata proprio con la vittoria 0-2 all'Armando Picchi, targata De Rossi-Florenzi.
Per quanto riguarda il Livorno, non paiono esserci grosse novità di formazione; almeno per la trasferta nella Capitale, Perotti sembra voler proseguire sulla strada intrapresa da mister Nicola: 5-3-1-1 che può diventare 3-5-2 in fase offensiva. Perso Schiattarella (uno dei più impiegati nell'era Nicola), sacrificato sull'altare del bilancio societario, il neo mister si affiderà di nuovo ai giovani Piccini e M'baye sulle corsie laterali e al rientrante Coda nel trio centrale. Altra conferma dovrebbe arrivare dalla soluzione ad unica punta, con Greco a far da collegamento tra centrocampo e Paulinho. Inutile dire che le sortite offensive degli amaranto si appoggeranno, come spesso accade, sulle spalle del numero nove brasiliano.
Il risultato appare quanto mai scontato. Ma è altrettanto vero che i tifosi romanisti più scaramantici e di lunga memoria toccheranno ferro e amuleti vari; infatti negli ultimi due confronti tra le due squadre giocati all'Olimpico, il Livorno è riuscito a portar via la bellezza di 4 punti. Inizio della stagione 2009/10: anche quella fu la prima panchina per Cosmi a Livorno, mentre la Roma era affidata a Claudio Ranieri; gli amaranto, in quella occasione, riuscirono a strappare i tre punti con un gol dell'ex Tavano. Ma il tasto più dolente per gli appassionati di fede giallorossa fu la partita che si svolse all'Olimpico nella primavera del 2008.
Era una Roma in piena corsa scudetto, quella guidata da Luciano Spalletti. Era un Livorno con un piede in serie B, quello guidato da Giancarlo Camolese; al gol di Vucinic rispose una punizione mortifera di un ragazzo semisconosciuto, all'epoca: tale Alessandro Diamanti. Il brusco stop casalingo costò alla Roma 2 punti che diventarono 6 di distacco dall'Inter a 4 giornate dal termine del campionato: praticamente 3/4 di scudetto andati in fumo. Ci si mise anche la cattiva sorte a far piangere il popolo romanista, perché il capitano Francesco Totti uscì zoppicante dal campo, riportando la lesione del crociato del ginocchio destro: le lacrime di De Rossi a fine gara spiegarono la fine di un sogno. Per la cronaca, quell'anno il Livorno retrocesse.