La Juventus supera un Cagliari insidioso e rimane in vetta alla classifica della Serie A con 8 punti di vantaggi sulla Roma, vincente sul Genoa. I sardi rimangono in partita per un tempo, poi Marchisio, Llorente e Lichtsteiner ribaltano il risultato e danno alla Vecchia Signora i tre punti finali. Per la Juventus, sono 11 vittorie consecutive e 52 punti nel girone di andata: doppio record per Antonio Conte, che fa meglio della Roma di Garcia, che ha intascato dieci vittorie nella stagione in corso, ed eguaglia per punti Fabio Capello nella stagione 2005-06.
PRIMO TEMPO – Al Sant'Elia, Conte si presenta per la prima volta in due anni. Da quando siede sulla panchina della Juventus, la sfida non è mai staa giocata in Sardegna. Il tecnico bianconero è costretto a far a meno di Andrea Barzagli, squalificato, e manda in campo Caceres. Per il resto, l’allenatore due volte campione d’Italia conferma la squadra vincente sulla Roma domenica scorsa. La Juventus parte piano, lascia palla al Cagliari che ne approfitta dopo venti minuti: su un calcio d’angolo di Conti, Pinilla, lasciato inspiegabilmente solo da Chiellini, insacca la rete di Buffon. Sardi in vantaggio, mentre dall’Olimpico arrivano notizie del primo goal giallorosso. La squadra bianconera non riesce a reagire e ad accorgersene è prima di tutti Antonio Conte, che urla ai suoi “Troppo molli, siete molli”.
Ed infatti, il Cagliari sfiora il raddoppio dopo pochi minuti, con Conti che stacca in area su angolo di Cossu, ma la palla va fuori di poco sopra la traversa. I bianconeri sembrano poco lucidi, molti i passaggi sbagliati mentre cercano, anche se con fatica, di portarsi in attacco. E il goal del pareggio arriva alla mezzora: su spunto di Lichtsteiner, il Re Leone svetta su Rossettini e insacca di testa la porta di Adan. Pareggio e sospiro di sollievo per Conte e i suoi uomini, che rischiano dopo due minuti di andare ancora sotto quando, su un cross di Murru dalla sinistra, Dessena si inserisce alle spalle di Asamoah e il colpo di testa in tuffo viene parato da Buffon per miracolo con un piede. Nel finale, doppia occasione prima per Vidal da fuori e poi per Tevez, ma Guida manda tutti nello spogliatoio sul risultato di uno pari.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa, le squadre partono con gli stessi undici dell'inizio. E la situazione in campo cambia poco nei primi minuti: il Cagliari sembra meno offensivo della prima parte di gara, mentre la Juventus cerca di alzare il ritmo della manovra. Dopo qualche scintilla tra Bonucci e Rossettini, i bianconeri si fanno vedere con Tevez e Vidal che non sembrano in giornata di grazia. Buffon rischia il pasticcio al 63’ quando sbaglia l’uscita su un tiro di Astori che passa a Sau, ma il cagliaritano è poco lucido sotto porta e la palla è deviata in corner. Conte decide di cambiare, manda in panchina Pirlo e mette in campo Claudio Marchisio. Il principino si fa subito vedere. Recupera una palla e, da fuori area, prova un tiro che batte Adan e manda la Juve in vantaggio. Primo gol in stagione per il numero 8 bianconero che, dopo l’infortunio, ha trovato sempre meno spazio tra i titolari. Cambia la partita, la Juve ora controlla e segna il colpo del Ko. Dalla destra, è ancora il duo Lichtsteiner –Llorente: lo svizzero crossa in area un pallone ricevuto da Vidal, Adan non trattiene e lo spagnolo si fa trovar pronto per infilare facile in rete. 1-3 e gara chiusa. Nel finale arriva anche il goal per uno dei migliori in campo: ancora Llorente ci prova da fuori, Adan non trattiene e Lichtsteiner di furbizia si catapulta sul pallone e manda in rete. Quattro goal e gara davvero chiusa.
Per il Cagliari un primo tempo da incorniciare, ha approfittato di una giornata sottotono dei bianconeri e ha cercato di mantenere il pareggio finché ha potuto. Agli uomini di Conte, sono bastati meno di 45’ per mettere tutto apposto e prendersi i tre punti per continuare la corsa verso lo scudetto. Girone di andata chiuso con una vittoria sofferta ma importantissima: sono 17 finora le partite vinte, a fronte di un solo pareggio e di una sconfitta. Numeri da record, che mostrano una squadra capace di soffrire ma anche di tirar fuori la testa e soprattutto le unghie per portare a casa il risultato. E ora, oltre al nuovo record da inseguire, le scommesse sono tutte su chi sarà in grado di fermare questa Juve.