Con le squadre a riposo per la pausa invernale, la Serie B emette i primi verdetti ufficiosi della stagione 2013/2014: Palermo campione d'inverno con 40 punti, Juve Stabia ultima con 9, Mancosu capocannoniere del girone d'andata con 14 reti in 21 partite. Le squadre che attualmente si giocano la promozione ed i playoff sono 14, racchiuse in 13 punti (dai 40 dei rosanero ai 27 del Varese), mentre tutte le altre lottano per non retrocedere: la situazione dele "Vespe" è disperata, ma fino ai 23 punti del Bari, e forse anche oltre, non si può stare tranquilli. Anche quest'anno quindi nella cadetteria regna un grande equilibrio, e nei due tronconi in cui la classifica sembra spezzarsi, tutto può accadere, anche perché con 21 giornate ancora da giocare, nessun obiettivo è precluso.
In questa prima parte di stagione sono stati diversi i presidenti scontenti dell'andamento delle proprie squadre, e a farne le spese, come spesso accade, sono gli allenatori: il premio come presidente più vulcanico va senza dubbio a Lillo Foti, proprietaro della Reggina. Con l'arrivo in settimana di Diego Zanin, gli amaranto hanno cambiato quattro volte guida tecnica, con tre allenatori diversi: Atzori, Castori, ancora Atzori, e ora proprio Zanin. Seguono a ruota il Brescia, che ha affidato la squadra prima a Giampaolo, poi a Maifredi (anche se solo per una partita) e ora a Bergodi, e altre otto squadre: Ternana (Toscano - Tesser), Spezia (Stroppa - Mangia), Varese (sottil - Gautieri), Juve Stabia (Braglia - Pea), Novara (Aglietti - Calori), Padova (Marcolin - Mutti), Latina (Auteri - Breda) e Palermo (Gattuso - Iachini).
Zamparini, dopo la scommessa di affidare la squadra all'ex centrocampista rossonero, ha voluto affidarsi all' esperienza di un tecnico navigato come Beppe Iachini, che nelle ultime due avventure in B ha guidato Brescia (2010) e Sampdoria (2012) ad altrettante promozioni. Vista la qualità della rosa e le abilità dell'allenatore, risulta difficile immaginare i rosanero fuori dalla lotta per la promozione diretta: al momento i siciliani guidano la classifica con 40 punti, frutto di 12 vittorie (come nessun'altra squadra), 4 pareggi e 5 sconfitte. La maggior parte dei punti, 22, è maturata tra le mura amiche del "Renzo Barbera", contro i 18 ottenuti lontano dalla Sicilia. Meglio, in casa, ha fatto solo l'Avellino: il Partenio è un vero e proprio fortino, e dei 37 punti conquistati dagli uomini di Rastelli, ben 26 arrivano dalle partite casalinghe, grazie a un bilancio record di 8 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta.
Tra le squadre più produttive nel proprio stadio troviamo anche Empoli (20 punti su 39), Siena e Varese, entrambe a quota 21 (a fronte, rispettivamente, di 29 e 27 punti totali). I lombardi detengono anche il record di unica squadra imbattuta in casa (6 vittorie e 3 pareggi, anche se, come Novara, Carpi e Padova, hanno disputato una gara in meno). La bandiera nera di squadra col peggior rendimento domestico è la Juve Stabia, che non ha ancora vinto al "Menti", collezionando solo 3 pareggi e ben 7 sconfitte, che rappresentano un altro triste record per i gialloneri. Le brutte notizie per i campano però sembrano non finire mai, e la pessima stagione porta in dote numeri difficilmente ripetibili: con 14 sconfitte su 21 partite e 37 gol subiti a fronte dei 18 fatti (peggio solo Reggina e Padova, a quota 16 reti), l'ultimo posto è d'obbligo e la retrocessione quasi certa. Se non avverrà un cambio di rotta perentorio, il destino di Caserta e compagni è segnato.
Non se la passa meglio la Reggina, che dopo il quarto cambio di allenatore spera di riuscire a trovare tranquillità e risultati, ma la situazione è molto delicata, soprattutto lontano dal "Granillo": sono solo due i punti ottenuti infatti in trasferta (contro i 12 casalinghi), dove gli amaranto sono stati sconfitti 8 volte su 10, al pari del Padova, subendo 19 gol (come la Juve Stabia) e segnandone solo 4, risultando così il peggior attacco esterno di tutto il campionato. Risalendo pian piano (ma proprio piano!) la classifica troviamo proprio il Padova di Bortolo Mutti a 18 punti: i biancoscudati, dopo aver sfiorato un paio di volte la promozione, hanno attraversato lo scorso anno una stagione transitoria. Con il cambio di presidenza i tifosi veneti speravano di tornare a lottare per le posizioni nobili di classifica, e invece si ritrovano invischiati come non mai per non retrocedere.
Il Novara ha dalla sua buone individualità (Gonzalez e Rigoni su tutti), e un ottimo tecnico, Calori, che l'anno scorso ha trascinato il Brescia ai playoff, ma i 20 punti sono un magro bottino. Stesso discorso per il Cittadella di Foscarini, allenatore più longevo della cadetteria (alla guida dei veneti dal 2005: il collega più vicino è Drago, al Crotone dal gennaio 2012), che deve riuscire a migliorare i 21 punti del girone d'andata. A quota 22 troviamo la Ternana del neo tecnico Tesser, e il Modena di Novellino, in caduta libera dopo un buon inizio e reduce da un dicembre disastroso, che ha visto gli emiliano soccombere 4 volte in 5 partite, prima del pareggio contro il Siena.... [continua]
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