Si ricomincia nel 2014 da primi della classe e da campioni d’inverno; niente di straordinario ripensando ai pronostici estivi, che vedevano il nuovo Palermo targato Gattuso come assoluto pretendente numero uno al balzo diretto nella massima serie. Ma da qui al raggiungimento della vetta ne è stata fatta di strada e non sempre le cose sono andate come previsto. Il sentiero della B come sempre si è rivelato tortuoso e pieno di insidie, e così è stato anche per una squadra programmata sin dall’inizio per dominare, come il Palermo.

CON GATTUSO: In estate Zamparini sciocca tutti con la nomina di Gattuso. Grande uomo e lavoratore, grande motivatore e giocatore, tutti d’accordo, ma da esordiente ai nastri di partenza in un campionato come quello della B, con un presidente vulcanico e con una squadra altamente competitiva tra le mani, i tifosi seppure entusiasti sembrano chiedersi all’unisono “quanta strada potrà fare?”. Tra il giocare e l’allenare c’è una bella differenza e non bisognerà attendere molto per conoscere la risposta che molti si sono posti. La società punta fortemente sul tecnico, sfoggiandolo perfino nella campagna abbonamenti “Una maglia, una città. Grinta. Cuore. Fedeltà” recita la Home Page del sito ufficiale con sopra stampato il faccione del campione del mondo, per tutti Ringhio Gattuso, da quel momento in poi nuovo tecnico dei rosanero, eppure l’avventura dura soltanto fino al 25 Settembre, data dell’esonero ufficiale dell’ex milanista e dell’arrivo in panchina di Iachini. In dote Gattuso porterà via con sé una eliminazione dalla Coppa Italia (0-1 contro Hellas Verona), 2 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte per un totale di appena 9 punti in sei giornate: troppo poco per una squadra che deve risalire, e subito.

CON IACHINI: Serve la svolta immediata, e questa volta Zamparini indovina al primo colpo. Scelta sensata quella di Iachini, tecnico esperto, con la mentalità giusta per riportare il Palermo in posizioni più nobili. La tendenza cambia immediatamente, l’evoluzione è significativa: si passa dal 4-3-1-2 di Gattuso ad un 5-3-2 “trasformista” che meglio si addice alla duttilità di una rosa ampia e variegata che ha già dimostrato a tutti di cosa è capace. In breve la squadra inanella risultati positivi: ben 6 le vittorie ottenute su 8 partite giocate in casa e 9 goal subiti in 14 gare -10 le vittorie, 3 i pareggi, uniche note dolenti contro Latina e Carpi- il tutto con una media punti sorprendente. Si lavora con gli stessi uomini di Gattuso, ma tutti sembrano adesso ricoprire il ruolo giusto. Andelkovic e Milanovic sono in crescita, ma la vera scoperta è stata quella di un super Andrea Belotti -6 reti in 12 presenze- con l’attaccante bergamasco, proveniente dall’Albinoleffe in prestito, esploso al punto da meritarsi una maglia in Nazionale Under 21. A cambiare in positivo è soprattutto la mentalità: si passa da una squadra sfrontata e in crisi d’identità nella nuova dimensione cadetta, ad una capace di ritrovare l’entusiasmo, esprimendo un calcio più consono alle caratteristiche di ogni singola pedina presente nello scacchiere.

IL PUNTO SUL MERCATO: In un campionato nel segno del Sud, con Pescara e Avellino tra le maggiori rivelazioni dopo partenze non ottimali, anche una rosa già attrezzata come quella del Palermo necessita di qualche ritoccatina senza sfoltire troppo: Il cammino è ancora lungo, la competizione è tanta, e l’Empoli ancora insegue ad una sola lunghezza dai rosanero. Nel prossimo incontro di Sabato 25 Gennaio -ore 15.00- il Modena farà visita agli uomini di Iachini, ma intanto la piazza si gode il neo-acquisto Vitiello -centrale ed esterno di difesa, ex conoscenza dell’allenatore- mentre si valutano le piste per Gazzi del Torino e Baselli dell’Atalanta. Al ritorno in campo il tecnico ritroverà Sorrentino, in ballottaggio tra i pali con Ujkani, degno sostituto e determinante nella vittoria di Crotone. Continuano a risuonare le sirene di un addio di Hernàndez, ma finora nessuna richiesta è stata accolta dal club siciliano che sembra non voler dare ascolto a questo tipo di voci.