Il Day-after della Roma è di quelli che lasciano l'amaro in bocca. Perdere contro i rivali di sempre non può lasciare indifferenti e il rischio di gettare all'aria quanto di buono fatto fino ad adesso o, peggio ancora, di ricadute pericolose, c'è. Ma se nel momento più difficile l'unica cosa da fare è rialzare la testa, riprendersi e combattere, allora il segnale che arriva da Trigoria sa di una sfida rilanciata alla prima della classe, e viene lanciata nel modo migliore: decidendo i premi scudetto con la squadra. Il sogno è lì e nessuno lo vuole accantonare per colpa di una maledetta sconfitta.
Riprendono gli allenamenti in vista della sfida di Coppa Italia che la Roma giocherà giovedi 9 gennaio contro la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. Terminato l'allenamento di scarico alcuni senatori vengono richiamati dagli uomini di Trigoria su richiesta del D.G Mauro Baldissoni. Totti, De Rossi e De Sanctis si avviano verso l'ufficio e una volta arrivati a colloquio con il diggì scoprono la sorpresa. Ils egnale arriva forte e chiaro. Si riaccende la speranza, la voglia di ricominicare è tanta, nessuno ha mollato e tutti sono pronti a ripartire. Il segnale inviato a tutti è di quelli da brivido, vengono discussi i premi in caso di vittoria dello scudetto, e non è finita qui. Perché in giornata finirà per sempre la telenovela Nainggolan, che si vestirà di giallorosso per i prossimi quattro anni.
I discorsi sui premi sono storia di un paio di mesi fa, ma non ci si era mai seduti ad un tavolo con la squadra per discuterne e renderli ufficiali. Ora Baldissoni ha deciso, il tempo è arrivato e la notizia è stata data agli uomini di Garcia. Ma non è un modo per dimenticare subito quello che è appena accaduto oppure per cancellare la brutta sconfitta rimediata dai bianconeri. E' il segnale giusto per rialzarsi, per ripartire e tornare più affamati di prima. Lo stimolo giusto che serve a questa squadra per ripartire.
Lo ha annunciato Garcia negli spogliatoi di Trigoria, lo hanno ripetutto gli uomini di Trigoria e ora la richiesta è arrivata, la squadra decida il premio scudetto e faccia sapere alla società quanto denaro dovrà essere stanziato. La Juve dello scorso anno stabilì una cifra che si aggirò sui 4 milioni. Molto probabilmente dovrebbe essere la stessa o poco meno. I senatori parleranno con il resto del gruppo e tutti insieme decideranno sia il premio per il titolo di fine stagione, sia il premio per l'entrata nell'Europa che conta. Ma a pochi interessa il secondo. Tutti ora ripartiranno per puntare all'obiettivo dichiarato e rilanciato.
Sarà un totale di 200mila euro a testa, che sia ggiungerebbero ai bonus dei singoli, che rende la cifra idealizzabile intorno ai 10 milioni di euro. 4 milioni da pagare in caso di vittoria del titoli e 4 milioni da pagare in caso di ingresso dirretto in Champion's League. De Rossi costerà 1 milione, Borriello ha vari premi all'interno del suo contratto e Totti, al contrario, ha deciso di rinunciare ai premi e pattuire una cifra minima sicura nel suo stipendio base. E in caso di vittoria del tricolore, anche i dirigenti riceveranno un premio.
Si riaccende la lotta, ora ci credono tutti.