Dopo aver vagliato diverse ipotesi, dopo aver scrutato all'orizzonte le migliori offerte, la Roma rimane senza sponsor. Sembra un paradosso se si pensa a come opera e gestisce la società americana la Roma, ma quanto è successo è quello che si legge.
Per poter valorizzare la maglia, si è cercato di capire chi fosse il più interessato sia in termini economici che in termini di visibilità. La Turkish Airlines era tra le papabili al ruolo di main sponsor, ovvero quello che va sulle maglie da gioco: dopo un iter burocratico e l'incontro tra le parti, ci si era dato appuntamento per la fine dell'anno, e tutto sembrava potersi concludere con un accordo.
Poi il colpo di scena. I responsabili della compagnia aerea turca non accettano la controfferta della Roma (6 mesi di main sponsor più 2 anni di partnership) e così la strategia salta, l'incontro naufraga e la Roma rimane senza uno sponsor. Trattativa saltata definitivamente. Ora entrambe le parti si metteranno al lavoro per cercare un altro partner, perché se da un lato la Roma sta cercando uno sponsor che dia visibilità al marchio Roma, dall'altra parte la compagnia turca vuole diffondere il suo simbolo e cercherà un'altra società italiana, visto che i turchi mirano ad entrare in tutti i campionati europei di calcio.
Ma il naufragare della trattativa ha laciato degli strascichi e ha fatto infuriare il presidente Pallotta, che da oltreoceano non ha mancato di far sapere tutto il suo disappunto per l'esito finale. Il presidente giallorosso aveva dato come data ultima il 31 dicembre. Superata quella data ancora nessuno sposnsor è sulle maglie da gioco dei giallorossi.
Ovviamente ora la ricerca continuerà, gli uomini di Trigoria e del presidente continueranno a vagliare il mercato, ma la dirigenza non è per niente soddisfatta della situazione attuale e di come è stato gestito il lavoro. Il posto che prima era di Winterling, ora scoperto, sta per essere rimpiazzato da un uomo che sarà scelto dagli americani.