Sembrava potesse vincere la paura in una sfida, quella del Manuzzi, che ha visto due squadre reduci da un periodo di grande magra in campionato (nonostante lo scarto di ben 13 lunghezze l’una dall’altra), e invece si è assistito ad un match tra due squadre agguerrite, con ben 4 goal siglati in totale. Le due formazioni, pur situate agli antipodi della classifica, sono accomunate da un periodo nero - 4 punti in 6 incontri per gli emiliani; 3 sconfitte consecutive per i calabresi - ma in campo si è vista la voglia di rivalsa di entrambe; alla fine però a sorridere è la squadra di Bisoli, che ha saputo dare qualcosa in più rispetto agli avversari.

PRIMO TEMPO - I padroni di casa ci tengono a mettere subito le cose in chiaro; il Cesena ferma sul nascere le manovre imbastite dagli amaranto, e puniscono sulle ripartenze: l’1-0 arriva già al 19° e porta la firma di D’Alessandro; sfortunato Lucioni che sporca la conclusione sorprendendo il proprio portiere. D’Alessandro continua ad inventare insieme a De Feudis e Rodriguez che sono tra i più propositivi nelle file bianconere; alla mezz’ora però è Rossini a salvare il parziale con un grande gesto atletico sulla punizione in favore degli ospiti. La timida reazione della Reggina è solo un falso allarme, sfortunati però gli uomini di Atzori per via del doppio cambio in nemmeno mezz’ora (fuori Sbaffo e Rigoni per problemi muscolari, dentro Cocco e Dell’Oglio). Zandrini risponde alla prodezza di Rossini e si supera sulla conclusione di Rodriguez al 37°, chiudendo con un nulla di fatto la triangolazione con D’Alessandro. Ancora due minuti di recupero ed è incredibile l’occasione fallita dal capitano degli emiliani Succi. La prima frazione termina sul risultato di 1-0 per il Cesena: meritato il vantaggio dei bianconeri che potevano chiudere prima i conti.

SECONDO TEMPO - Al cambio di campo, lo sprecone Succi lascia il posto a Defrel. Passano 5 minuti e un super Zandrini dice di no a Renzetti e al suo bolide, scagliato dalla distanza col mancino. Il Cesena passa ad una linea difensiva a 4, mentre la Reggina tenta di farsi avanti: il preludio al raddoppio cesenate lo offre l’amaranto Fischnaller, poi il 2-0 improvviso ad opera di Cascione, col suo rasoterra partito dai 20 metri. Il Cesena potrebbe dilagare, ma al 14° la difesa amaranto si salva da sorte peggiore neutralizzando la conclusione di Defrel. Proprio nel momento più difficile la Reggina dimezza lo svantaggio al 16° della ripresa: il goal siglato da Gerardi, irregolare, è comunque convalidato dal direttore di gara Ciampi che fa scatenare di rabbia i tifosi di casa. Astuto nell’occasione Foglio, abile a sottrarre la sfera a Rossini servendo così il neoentrato amaranto tutto solo a porta vuota. La Reggina si rifà avanti pericolosa, ma c’è ancora spazio per i cesenati perché Cascione al 27° regala ai suoi il goal, con Rodriguez che ingenuamente commette fallo e di fatto rende nulla l’azione da goal. Poco male, perché basta appena un giro di orologio e ancora Rodriguez si fa perdonare siglando il definitivo 3-1 su servizio di Consolini: finta e destro preciso in area dello spagnolo che di fatto chiude la partita. Restano appena 3 minuti di recupero, ma per la Reggina non c’è più niente da fare.

Partita molto più combattuta nella ripresa, ma gli sforzi dei calabresi non sono bastati a piegare l’efficace difesa avversaria. Tanto lavoro in ogni caso per i due estremi difensori, che si sono superati con la loro prestazione tra i pali, sventando varie occasioni. Balzo importante per il Cesena che rivede il discorso playoff, quasi sbiadito nelle scorse settimane. Notte fonda per la Reggina che rischia di non venire più a capo della situazione.