La cura Mihajlovic funziona, eccome se funziona. La Samp non sbaglia più un colpo, e dopo i due pareggi prestigiosi contro Lazio e Inter, conquista un altro scalpo prestigioso, eliminando l'Hellas dei miracoli dalla Tim Cup. Bravi gli uomini di Sinisa a sfruttare un iniziale momento di appannamento degli scaligeri, colpendo due volte a freddo, prima con Sansone e subito dopo con Bjarnason.
Colpita a freddo la squadra di Mandorlini, che schierava seconde linee desiderose di mettersi in mostra, su tutti i due under 21 Sala e Longo, rientrati in patria dopo le rispettive esperienze oltre il confine, con l'Amburgo (Sala) e l'Espanyol (Longo). Occasione importante anche per Cirigliano, giovane di grandi promesse arrivato in estate dai millionarios del River Plate. A sua volta, Mihajlovic, ha dato spazio al giovane Petagna in attacco, riproponendo nell'undici titolare Enzo Maresca, che con Rossi era finito fuori squadra.
Il vantaggio dei padroni di casa arriva al minuto 15, con la segnatura di Sansone, che di sinistro da centro area lascia immobile il portiere. Neanche il tempo di riordinare le idee, e il Doria colpisce ancora, con Bjarnason, che insacca a porta vuota dopo la respinta di Mihaylov sul sinistro di Petagna. L'azione era partita da un errore clamoroso di Cirigliano, che con un retropassaggio aveva di fatto servito Petagna, libero di calciare in porta.
Come dicevamo, partenza in quinta del Doria, che dopo venti minuti si erge sulle cime del doppio vantaggio e prova a gestire il match. Subisce però, inevitabilmente, il ritorno degli scaligeri, che guidati da Sala e Longo construiscono due grandi occasioni per ridurre lo svantaggio, lasciando però inoperoso l'estremo difensore Fiorillo. La ripresa parte con l'offensiva costante dell'undici di Andrea Mandorlini, che va di nuovo vicino al punto del 2-1.
A cambiare l'inerzia del match è l'ingresso di Martinho, che garantisce all'Hellas una propulsione continua sull'out di sinistra. Parte proprio da Martinho l'azione del 2-1, al 63', e sul suo cross di mancino irrompe Samuele Longo, che con una superba girata al volo di sinistro infila Fiorillo sul secondo palo, incolpevole l'estremo difensore, stasera capitano. Cresce, dopo il gol del 2-1, la pressione dell'Hellas. Mandorlini inserisce Jankovic e Toni per giocarsi il tutto per tutto nel finale, ma poco dopo l'ingresso della punta, arriva la beffa.
Sugli sviluppi di un corner, Simon Poulsen colpisce la sfera con il braccio, ma la terna arbitrale non se ne avvede; l'azione prosegue, e il blucerchiato Krsticic vince un rimpallo nella sua metacampo e si invola da solo in contropiede. Incontrastato, l'Hellas è scoperta e i giocatori stanno ancora protestando con Nasca per la mancata assegnazione del penalty, a tu per tu con Mihaylov, il 10 della Samp non sbaglia e insacca nell'angolino alto.
E' notte fonda per il Verona, che scompare dal campo, e c'è ancora tempo per la quarta segnatura della Samp. Su un assist involontario ancora di Krsticic, che era entrato al posto di Sansone, Renan scarica un mancino potentissimo alle spalle dell'estremo difensore gialloblù. Si, ancora Renan, che bissa il gol importantissimo segnato a San Siro, sempre al minuto 89.
Sampdoria che quindi vola agli ottavi e incontrerà la Roma delle meraviglie di Rudi Garcia. L'arrivo del serbo Sinisa Mihajlovic ha dato nuova linfa ad una squadra che sotto la gestione Delio Rossi sembrava sfiduciata ed incapace di pungere. In giornata è arrivata anche la notizia dell'accordo tra la società doriana e MSC Crociere, che sarà main sponsor per la prossima stagione.