L’Avellino ce l’ha fatta: battendo 2-1 il Frosinone, formazione militante in Prima Divisione, conquista l’accesso agli ottavi di finale, da disputarsi contro la Juventus di Conte il 9 gennaio nella suggestiva cornice dello Juventus Stadium. Per una società come quella irpina, che non gioca a calcio così ad alti livelli da decine di anni, rappresenta sicuramente una grandissima soddisfazione, naturale frutto del gran lavoro di mister Massimo Rastelli, ex calciatore, che ha saputo creare un gruppo coeso capace di centrare la promozione in Serie B e di stupire tutti nel campionato cadetto, che vede i biancoverdi occupare una inaspettata quarta posizione, in piena zona playoff. Il Frosinone, compagine più che valida per puntare alla promozione in B, non ha demeritato e, anzi, si è battuto con onore allo stadio ‘Partenio’ contro una concorrente più forte. Ai ciociari di Roberto Stellone non resta però che tornare a casa e cedere il passo ai lupi.
BUON FROSINONE, MA LA SBLOCCA D’ANGELO - Nella prima frazione di gioco sono i padroni di casa a cercare di fare la partita contro un buon Frosinone, sempre pericoloso. La prima occasione è infatti dei ciociari, vicini al gol del vantaggio con Cesaretti, che si presenta di fronte al portiere degli irpini Seculin ma tira fuori, sprecando la prima palla-gol dei gialloblù. Il primo quarto d’ora è interamente di marca laziale, con la squadra di Stellone che cerca la supremazia territoriale affidandosi a Ciofani, principale riferimento offensivo, che va vicino alla rete tirando troppo debolmente tra le braccia di Seculin.
Come da previsione però la qualità dell’Avellino con il passare dei minuti inizia a venire fuori e al 22’ arriva il gol che cambia la partita: palla in mezzo che arriva sui piedi di Angelo d’Angelo, il centrocampista irpino si gira e lascia partire un buon destro che lascia secco Zappino. 1-0 per i lupi, gol del capitano storico, che ha guidato l’Avellino dalla Serie D allo Stadium.
E’ la rete che sblocca definitivamente i padroni di casa, ora più sciolti nella manovra, che incominciano a tirare a ripetizione verso la porta dei ciociari, bersagliati dalle conclusioni di Galabinov, D’Angelo e Schiavon, sicuramente tra i più positivi del match. La prima frazione di gioco si chiude così sul punteggio di 1-0 per i biancoverdi.
L’AVELLINO DOMINA E RADDOPPIA, SECULIN PASTICCIA NEL FINALE - Il secondo tempo è anch’esso di marca irpina, ed è uno scatenato Pape Dia a comandare nelle prime battute la furia dei lupi, prima con una doppia conclusione, deviata in corner, poi con una clamorosa occasione al 51’: grande discesa di Zappacosta che percorre venticinque metri palla al piede, il Nazionale Under 21 spara sulle gambe di Zappino che respinge, sul tap-in Dia colpisce la traversa mancando l’appuntamento col raddoppio.
Il Frosinone prova a raddrizzare una partita della quale per quaranta minuti abbondanti è riuscito a capire ben poco: è Curiale a provare un paio di buone conclusioni disinnescate da Seculin. La gara sembra trascinarsi verso la fine ma l’Avellino medita il raddoppio con un tiro di Millesi, subentrato a Dia. È il preludio al gol, che arriva al minuto numero 82: colpo di testa su calcio d’angolo sul quale arriva Castaldo, il centravanti napoletano solo davanti a Zappino non può sbagliare, per il due a zero degli irpini che fanno festa. C’è spazio per un brivido nel finale, con Seculin che prova un improbabile dribbling ai margini dell’area su Curiale, che raccoglie la sfera e la stampa a giro sul primo palo, sulla respinta si avventa Ciofani che fa 2-1. Ma è un gol buono solo per le statistiche, l’Avellino passa e si regala una notte da sogno allo Juventus Stadium, come ai vecchi tempi, nella quale era, a sentire Gianni Brera, ‘la provinciale più forte della storia del calcio italiano’.