Ci saranno delle novità rispetto all’undici che hanno giocato con la Germania nell’ amichevole di domani sera con la Nigeria e dovrebbe trovare spazio anche Giuseppe Rossi, costretto a saltare l’amichevole con i tedeschi a causa delle febbre e che lo hanno debilitato durante i primi giorni di ritiro. Ora il giovane è di nuovo disponibile come ha confermato Cesare Prandelli in conferenza stampa: “Rossi è pronto e l’idea è quella di vederlo in campo dall’inizio. Vediamo per la formazione l'allenamento di stasera. E’ capace di giocare sia come prima che come seconda punta, si sa adattare e dettare i tempi. Di certo pensare di giocare con lui come unica punta significherebbe dover individuare due o tre giocatori che a centrocampo siano in grado di attaccare la difesa avversaria".
Da valutare anche l’impiego dal primo minuto di Balotelli, Montolivo, Marchisio e De Rossi: “Sui moduli ho le idee abbastanza chiare anche se dobbiamo stabilire bene qual è il migliore: ora vediamo qual è la seconda punta giusta. Non vorrei parlare dei 23 che verranno in Brasile. In questo momento piuttosto mi interessa verificare il modulo tattico. In particolare, capire come dare densità al centrocampo, che sia in grado di difendere e attaccare. Parlare di 4-4-2 o 3-5-2 è solo un discorso di numeri in questo momento. Ogni partita costituisce un banco di riflessione”.
E il primo banco di prova è l’amichevole di domani, contro una Nigeria che ha appena festeggiato la qualificazione al Mondiale: “Ha almeno 10 elementi che giocano in Europa mi aspetto un avversario molto forte soprattutto sul piano fisico. Il calcio africano ha ormai messo le radici, facendo registrare un grande miglioramento tattico individuale, se non proprio collettivo. Hanno una grande capacità di reazione, e se la Nigeria arriverà al Mondiale con una buona forma fisica, potrà sicuramente fare la sua parte".
Nuove verifiche a sette mesi dal Mondiale brasiliano: “Faccio tanti esperimenti perché ho poco tempo: non aver avuto gli stage non è un problema, ma un dato di fatto. Certo, ne avessi avuti alcuni non avrei dovuto chiamare tanti giocatori e non saremmo incappati in certe figuracce, almeno nei risultati. Ora tutti pensano al campionato, poi al Mondiale saranno tutti tifosissimi. Mi piacerebbe più entusiasmo ora''.
Come preannunciato già giovedì dal Commissario tecnico, avrà quindi un’occasione importante per mettersi in mostra Salvatore Sirigu: “Essere in squadra con Buffon è un grande onore, non avrei mai potuto immaginare di essere un giorno in campo con quello che era per me una sorta di mito. Io e Marchetti sappiamo che lui è il titolare, noi ci faremo trovare pronti e disponibili. Quando sei in Nazionale devi accettare con orgoglio tutto quello che viene"