La panchina di Giuseppe Sannino traballava già da qualche giornata, ma i pareggi ottenuti contro Bologna e Milan sembravano aver convinto il presidente gialloblù Campedelli a rinnovargli la fiducia, almeno fino alla ripresa del campionato, quando il Chievo sarà impegnato nell'attesissimo derby contro il Verona di Mandorlini. Invece, nonostante i due punti racimolati nelle due ultime uscite, l'involuzione sul piano del gioco e l'ultimo posto in classifica hanno spinto la dirigenza dei veronesi a cambiare guida tecnica, richiamando al timone l'ex bandiera Eugenio Corini, che nella stagione passata aveva saputo condurre i clivensi alla salvezza.
Il comunicato stampa apparso sul sito della società veronese recita così: ''L'A.C. Chievo Verona comunica di aver sollevato dall'incarico di allenatore della Prima squadra il tecnico Giuseppe Sannino e il suo staff tecnico. La società rivolge al mister e al suo staff i più sentiti ringraziamenti per l'impegno, la professionalità e la dedizione sempre profusi e i migliori auguri per il prosieguo della carriera''. La decisione di cambiare allenatore è maturata nella tarda serata di ieri, quando è avvenuto un incontro tra il d.s. clivense Sartori e Corini: il raggiungimento dell'accordo con il tecnico di Bagnolo Mella (due anni di contratto) ha definito quello che per il Chievo è il sesto esonero negli ultimi quindici anni. Si tratta comunque di un ritorno; Corini ha giocato nel Chievo dal 1998 al 2003 (per lui 27 reti in 134 presenze) e lo scorso anno ha guidato i gialloblù al dodicesimo posto in campionato, chiudendo il torneo a quota 45 punti dopo essere subentrato alla settima giornata con la squadra ferma a tre punti.
Campedelli si affida dunque ad un volto conosciuto e dalle indubbie capacità tecniche; infatti, sebbene lo scorso anno disponesse la squadra in campo con il 4-3-3, Corini è un allenatore in grado di coniugare fase difensiva e contropiede alla perfezione (la vittoria ottenuta nel maggio scorso all'Olimpico contro la Roma fu un vero capolavoro tattico). Ad ogni modo, l'ex centrocampista lombardo non è l'unico ''cavallo di ritorno'' chiamato a risollevare le sorti del fanalino di coda della Serie A: nel suo staff tecnico figureranno anche l'ex terzino Salvatore Lanna, già con Corini lo scorso anno, e l'ex difensore centrale Fabio Moro, finora allenatore degli Allievi Regionali del Chievo. Probabilmente, una delle mosse decisive per la firma di Corini è stata proprio questa, oltre all'accoglimento delle sue richieste riguardo la durata del contratto (biennale), il cui mancato accordo determinò a giugno la rottura tra le due parti. Quel che è certo è che per il 'Genio' non sarà un compito facile infondere serenità ad un gruppo demoralizzato dalla classifica; nel primo impegno dopo la sosta, i clivensi dovranno vedersela con il Verona nella stracittadina, occasione a suo modo storica, perchè le due squadre non si incrociano da undici anni. Gara insidiosa, ma sicuramente non priva di stimoli, sui quali il neo-tecnico del Chievo sicuramente lavorerà.
Quella di Sannino è la quarta panchina che salta in Serie A. Prima di lui, erano stati costretti a fare le valigie Liverani, rimpiazzato al Genoa da Gasperini, e Maran, sostituito a Catania da De Canio, mentre per guidare la Sampdoria, che ha dato il benservito a Delio Rossi, è corsa a due tra Mihajlovic e Zeman. Finora i presidenti sono stati generalmente più clementi degli scorsi anni, ma il rischio che i primi esoneri diano via al consueto valzer delle panchine è tutt'altro che remoto; Allegri, Petkovic e Lopez sono avvisati.