Conte si gode la vittoria sul Napoli e la sua Juve prima della sosta per le nazionali. Vista l’emergenza difesa con Chiellini fuori e Caceres già in ritiro con l'Uruguay, il tecnico salentino ha dovuto ridisegnare la sua squadra lanciando Isla e Ogbonna dal primo minuto e lasciando Marchisio in panchina.
IL NAPOLI – Ai microfoni di Sky, il tecnico bianconero elogia la squadra di Benitez: “Il Napoli è una squadra molto forte che può crescere tanto. Benitez ha detto che sono al 75% e cresceranno, noi invece siamo già avviati. Lotteranno per lo scudetto fino alla fine”. E sulle scelte del suo avversario in panchina, continua “Il goal di Llorente non ha cambiato la partita, il Napoli non si è mai scoperto, sempre difensivo come l'avevano preparata”.
LA PARTITA – Qualche chicca del pre-partita. Comincia così l’analisi di Conte sulla gara: “Venerdì sera non ho dormito perché volevo trovare una soluzione per fermare gli attaccanti del Napoli.” Ma il tecnico bianconero non vuol sentir parlare di episodi: "Dispiace che su una partita vinta meritatamente mi venga chiesto del fuorigioco (ndr con riferimento al presunto fuorigioco che ha sbloccato la gara)". E continua “La partita l'abbiamo giocata alla grande, il guardalinee doveva avere una lenta d'ingrandimento per vedere quel fuorigioco. Dispiace che una partita ben giocata sia valutata da un episodio, oggi Reina è stato il migliore in campo. Andate a vedere la prestazione di Tevez e Llorente, non solo in fase offensiva ma anche in fase difensiva. Fantastici.”
LA JUVENTUS – Sulla prestazione dei suoi, Conte non nasconde di aver preparato la gara al dettaglio, nonostante i pochi giorni per recuperare dopo la Champions: "La Juventus ha una rosa tanto forte quanto il Napoli. Credo che la Juve abbia soprattutto una grande organizzazione di gioco." E esalta i suoi uomini: “L'abbiamo vinta in mezzo al campo, i ragazzi sono stati straordinari. Alla minima occasione si dice che non abbiamo la stessa fame o la stessa intensità, tra l'altro in un campionato con valori sempre più alti. Questi discorsi motivano i giocatori, il tecnico deve essere anche uno psicologo. Gli altri non hanno nulla da perdere perché ci mettono sempre davanti ed invece io dico che chi non vince ha fallito". E infine lancia anche qualche frecciatina: “Se hai una grande organizzazione e campioni allora vinci due scudetti. Solo una delle due cose non bastano. Sul bel gioco abbiamo costruito le nostre fortune. Voi parlate di altri ma noi da tre anni siamo là davanti. E' dura per tutti."