Alla ricerca della "decima". No, in casa Roma non hanno l’ossessione che pervade Madrid, sponda Real, da anni alla disperata ricerca della doppia cifra in fatto di Champions league vinte. Qui si tratta solo di una vittoria, contro il Chievo fanalino di coda del campionato. Eppure sarebbe incredibilmente importante ottenerla e Garcia lo sa bene.
CONSAPEVOLEZZA – Una delle qualità indiscusse dell’allenatore giallorosso che, non a caso, durante la conferenza stampa lancia precisi messaggi a giocatori e ambiente: “Sarà la gara più difficile della stagione perché il Chievo è una squadra che si salva sempre con facilità. È solo un caso che quest'anno sia in difficoltà. Il problema è che tutti pensano che questa gara è già vinta. Ma la vinceremo solo se resteremo umili e giocando dando il cento per cento, con la stessa voglia e la stessa cattiveria di sempre”. Le ultime prestazioni hanno fatto segnare un passo indietro dal punto di vista del gioco e Garcia non lo nasconde: “Per me giochiamo meno bene da due partite. Contro Napoli e Udinese. Nel primo tempo di Udine è chiaro che l'equilibrio della squadra non era buono perché tatticamente non abbiamo risposto bene. Dovevamo difendere meglio e le loro ripartenze erano pericolose. Non abbiamo giocato bene come nelle altre partite, ma non si tratta di un calo fisico. Dobbiamo mantenere alta la tensione e pensare a giocare ancora meglio. Ci sono ancora tante cose da migliorare”.
ROMA FORTUNATA? – Alcuni addetti ai lavori hanno fatto notare come tra pali e salvataggi sulla linea, questa squadra abbia anche la dea bendata dalla sua. Garcia non ci sta: “Quando perdiamo Totti, Gervinho o Maicon non mi sembra si possa parlare di fortuna. La fortuna non arriva da sola. Il gol che ha salvato Castán non è fortuna, per esempio. E' voglia, rabbia e cattiveria. Se non la salva Castán, la salva Benatia. Anche contro il Napoli il gol che salva De Rossi è perché tutti si aiutano. Se questa è fortuna, allora chiamiamola fortuna". Una cosa, invece, non deve mancare mai: l’apporto del pubblico. Garcia ha lanciato un vero e proprio appello ai tifosi perché riempiano lo stadio: “Alla nostra gente devo dirlo. Spero che all'Olimpico ci siano tante persone ad aiutarci, visto che battere il Chievo non sarà facile".
CAPITOLO FORMAZIONE – Totti ne avrà ancora per un po', anche se gli esami effettuati in settimana hanno fatto tirare un sospiro di sollievo a tutto l'ambiente, mentre Gervinho pare recuperato, ma è improbabile un suo impiego dall’inizio. Dovrebbero essere ancora Florenzi, Borriello e Ljajic a formare il tridente offensivo, anche se qualche sorpresa non è da escludere tanto che a chi gli chiede se farà riposare qualcuno, Garcia ha risposto sibillino: “Turn over? E' possibile... come non è possibile. Giochiamo giovedì e poi domenica. Sicuramente avremo bisogno di tutti”. Al posto dello squalificato Maicon, dentro l’ottimo Torosidis, mentre al centro della difesa agiranno, nonostante la diffida, gli intoccabili Castán e Benatia.
SPONDA CHIEVO – Sannino è a rischio, l’ultimo posto in classifica pesa. La Roma non è certo l’avversario che si vorrebbe affrontare in un momento del genere. Il tecnico recuperererà però Sardo e Rigoni, subito titolari, e nel suo 3-5-2 si affiderà davanti alla velocità della coppia Paloschi-Thereau, quest’ultimo man of the match dell’Olimpico nello 0-1 dello scorso campionato.