Concentrato, sicuro, concreto. Antonio Conte è pronto per la trasferta della sua Juve a Firenze e sa che, con la vittoria della Roma sul Napoli, c’è solo un risultato possibile: la vittoria.
LA GARA – La squadra di Montella potrebbe nascondere delle insidie per i bianconeri e, per il tecnico salentino, questo non può che essere da stimolo. “Quello di domani è un match importante contro una squadra che è stata costruita per migliorare il quarto posto dell'anno scorso - sottolinea Conte -. È stata costruita con un progetto bellissimo, complimenti alla società, complimenti a Montella. Ma sarà difficile anche per loro, perché la Fiorentina non è più una sorpresa". Guai a parlare di ansia anche se c'e' grande rispetto per gli avversari. Un risultato come la vittoria rimetterebbe in gioco in viola per la zona Europa. La stagione sarà molto dura, il campionato molto “difficile, duro, dispendioso” e per questo la squadra – dice Conte – dovrà superarsi per riuscire a fare qualcosa di straordinario per il terzo anno consecutivo.
VIDAL – Il tecnico salentino si è presentato in conferenza stampa sapendo che certamente non sarebbe mancata una domanda su Arturo Vidal. Taglia corto il mister quando dice che il discorso è “abbastanza semplice” se non altro perché "non c’è stato ancora alcun chiarimento col giocatore:. Anche Conte si aspetta il perché dei due giorni di ritardo e dei due allenamenti mancati. Non dimentica il tecnico di citare il regolamento interno e le regole che tutti devono rispettare, “per il bene di tutti, come esempio per tutti”.
TURNOVER – La settimana in casa Juventus non è stata facile: all’infortunio di Vucinic, si è aggiunto quello di Quagliarella. Tuttavia non sono concessi alibi: "Gli infortuni fanno parte di un'annata, di una stagione, quindi bisogna metterli in conto”. La rosa bianconera dispone di cinque attaccanti e pertanto l’assenza del montenegrino e del napoletano di sicuro darà più spazio a Tevez, Llorente e Giovinco. Non mancano parole di stima soprattutto per lo spagnolo: come ricorda Conte, il numero 14 ha passato un anno non facilissimo a Bilbao, senza giocare, e con l’arrivo in Italia, dove i difensori sono meno gentili, sta cercando di ambientarsi sotto tutti i punti di vista, da un punto di vista tecnico-tattico, da un punto di vista dell'organizzazione di gioco, da un punto di vista fisico,.
REAL MADRID – “Non voglio essere scortese perché capisco, ma per me il Real Madrid, oggi, non ha importanza”. Nessuna replica concessa alla domanda del giornalista spagnolo che chiede della gara di mercoledì valida per la Champions. “Per me oggi la partita della vita, quella che è importante per noi, è la partita con la Fiorentina. Affrontiamo un match alla volta.” Niente distrazioni pensando alla Spagna: il futuro è qui e ora per Conte, perché un passo falso significherebbe lasciare la Roma a +5, con uno scarto che comincerebbe a pesare sulla testa, e non solo sulla classifica.