La decisione del giudice sportivo di squalificare il campo del Milan per una giornata è stata contestata da Galliani, che chiede di cambiare le regole in puro stile berlusconiano, e accettata da chi a sua volta ne sará condizionato ma potrebbe anche trarne vantaggio. L’Udinese sará la prossima avversaria casalinga del Milan e il direttore sportivo dei bianconeri Cristiano Giaretta ha commentato la notizia nella trasmissione Udinese Tonight di Udinese Channell: “È un peccato dover giocare a Milano a porte chiuse. D’altronde la responsabilità oggettiva esiste e il provvedimento va accettato”.
Giaretta riconosce che il nostro paese è indietro rispetto ad altri in termini di sportività: “Altre nazioni sono esempi da seguire, in Italia siamo ancora lontani. Si potrebbero privatizzare gli stadi o eliminare il tifo organizzato, anche se non sembrano strade facili da percorrere”.
L’Udinese non sta attraversando un buon momento. Come ogni anno Guidolin si è trovato a dover ricostruire la squadra e dopo 7 giornate ha raccolto 10 punti. "Siamo certi che il tifoso friulano non si sta stancando della squadra. Lo stadio per ora è provvisorio e non è pieno, ma siamo certi che con il perfezionamento dello stadio l'affluenza aumenterà”.
I problemi riguardano soprattutto le gare in trasferta:”I ragazzi fuori casa non riescono ancora a sbloccarsi a livello mentale. Il mister sta lavorando molto su questo. Negli ultimi anni abbiamo fatto molti punti esterni e sembrava un fattore consolidato. Quest'anno ancora non siamo riusciti a guadagnare punti in trasferta. Ci serve l’impresa esterna e il Milan è l’occasione giusta”.
Nonostante una partenza sottotono Giaretta ha molta fiducia nel futuro e nella squadra: “A volte rispettiamo troppo l’avversario, dovremmo essere piú consapevoli della nostra forza: l’anno scorso la squadra ha fatto cose importanti e le partite di cartello sono ideali perché ti danno motivazioni extra”.