La continuità da una parte, l’identità dall’altra. Catania-Genoa, oggi pomeriggio alle 15 al “Massimino” per la settima giornata del campionato di serie A, esprimerà la ricerca di due obiettivi opposti ma pronti ad avvolgersi in comune nella contesa per i tre punti, posta in palio che, appunto per motivazioni diverse, sarebbe lubrificante prezioso per le rispettive classifiche.
Gli etnei di Rolando Maran vengono dalla rigenerante vittoria di domenica scorsa con il Chievo, la prima dell’anno dopo un avvio buio a livello di risultati e prestazioni, e il secondo turno casalingo di fila è un’occasione importante non solo per rimpinguare ancora un bottino bisognoso di punti ma anche per proseguire la crescita sul piano del gioco e della compattezza in campo. In settimana il plotone rossazzurro ha ribadito a confronto con la stampa la necessità di non circoscrivere la ripresa al solo successo sui clivensi e continuare l’onda positiva per proiettarsi il più in alto possibile in graduatoria.
Il Grifone cerca invece un cambio di rotta lasciando spazio alla nostalgia e chiedendo soccorso al suo più importante passato recente: Gian Piero Gasperini, dopo l’esaltante parabola sulla panchina rossoblù dal 2006 al 2010, è stato richiamato dal presidente Preziosi che aveva silurato Fabio Liverani dopo il ko interno con il Napoli. La piazza genoana vuole tornare ad infiammarsi come in quegli anni, con Gasp si tornerà al 3-4-3 ma la priorità ad oggi sono i risultati, per tirarsi fuori da una posizione non troppo comoda (4 punti, a parimerito con il Catania) e instaurare una striscia utile che porti alla tranquillità, cosa di cui il Grifone nelle ultime due stagioni non ha potuto godere appieno. E la soluzione migliore per capitalizzare la forza tecnica sul campo è l’identità, aspetto principale su cui il tecnico di Grugliasco ha battuto principalmente nella conferenza stampa pre-partita.
Capitolo formazioni. Maran deve rinunciare ancora a Spolli, fermato per 20 giorni dal risentimento muscolare accusato nella rifinitura pre-Chievo, lascia a casa Maxi Lopez, in netto ritardo di condizione, e punta ancora saldamente sul 4-3-3 con Biraghi confermato a sinistra in difesa, Alvarez vicino a rientrare dal 1’ a destra e capitan Izco risistemato nel suo ruolo naturale a centrocampo, dove si profila un ballottaggio Almiron-Tachtsidis: il greco non dà ancora le dovute garanzie a livello di costanza e stabilità ma è in timida crescita, mentre l’ex Empoli e Juventus non è al 100%. Per quanto riguarda i rossoblù, come detto sopra si rispolvererà il 3-4-3 compagno di tante gratificazioni nella parentesi gasperiniana, la novità di maggior rilievo riguarda Kucka che verrebbe avanzato ad attaccante esterno nel tridente con Gilardino e Santana: rimane l’insidia Stoian ma lo slovacco dovrebbe esserci dal 1’. Vrsajiko e Antonini agiranno come esterni, mentre il grande ex Francesco Lodi, indiziato per la panchina in settimana, partirà regolarmente come titolare. La gara sarà diretta dal signor Giampaolo Calvarese della sezione di Teramo, coadiuvato dagli assistenti Manganelli e Vuoto, quarto uomo Costanza, Tommasi e Candussio gli arbitri addizionali.