Due giorni e' il tempo che, secondo la FIFA, servirà per decidere sui mondiali di calcio 2022. E questo perché, nonostante la sede si conosca ormai da tre anni, rimangono dubbi su come far fronte alle alte temperature che caratterizzano l'estate nello stato del Qatar.
LA RIUNIONE - Il comitato esecutivo si è riunito giovedì nel quartier generale in Svizzera, richiamando i rappresentanti delle federazioni nazionali. L’ipotesi è di spostare la World Cup nella stagione invernale, rompendo così la prassi del mondiale giocato una volta conclusi i campionati nazionali. I dubbi sulla possibilità di disputare nel paese asiatico la competizione internazionale sono nati quando, termometro alla mano, ci si e' resi conto che la temperatura raggiunge 47-50 gradi, non va mai sotto i 30 durante la notte, con condizioni desertiche che rendono impossibile qualsiasi attività fisica. L’alternativa sarebbe di spostare le partite a novembre e dicembre, quando le temperature scendono intorno ai 26 gradi, con qualche possibilità di pioggia, ma con condizioni atmosferiche più simili all’estate europea. La scelta di questo periodo impedirebbe inoltre qualsiasi sovrapposizione con le Olimpiadi invernali previste per febbraio 2023.
LA PROPOSTA DI BLATTER – Chi sta spingendo per un cambiamento nei calendari è soprattutto il numero uno del calcio mondiale, Sepp Blatter. Il capo della FIFA conosce bene i motivi per cui questa proposta potrebbe essere bocciata e ha deciso di convocare i rappresentanti nazionali per discuterne le modalita' in un faccia a faccia finale. A opporsi sono soprattutto le federazioni europee, per nulla disposte a bloccare per due mesi i campionati nazionali e le competizioni europee. In Inghilterra sono in tanti a scalpitare, perche' un eventuale mondiale in autunno/inverno avrebbe impatto su tutta la Premier League, dove in inverno si gioca senza sosta (non è prevista neanche la pausa natalizia).
IL FACCIA A FACCIA - La European Club Association, che rappresenta le squadre più influenti d’Europa, si è dimostrata aperta a qualsiasi proposta. Qualche settimana fa, il presidente Rummenigge aveva appoggiato l’ipotesi invernale, sottolineando come non ci sia nessuna fretta nel prendere decisioni visto che mancano nove anni all’inizio effettivo dei giochi. Al contrario di Blatter, che in più di un’occasione ha definito la scelta del Qatar un vero e proprio errore, Rummenigge ha espresso un certo ottimismo sul mantenimento della sede originaria, dopo aver visitato il paese e visto di persona il progresso nei lavori. A pensarla diversamente, invece, è il presidente della Football Association (federazione inglese), Greg Dyke, che ha rilanciato l’ipotesi di una sede diversa e ha parlato del torneo estivo in Medioriente come “impossibile da organizzare”. Dubbi che gli addetti ai lavori asiatici stanno cercando di smorzare fornendo quante più informazioni possibili sulle tecnologie che si stanno sperimentando per abbassare le temperature negli stadi.