VINOVO - Sarà stato l’orario piuttosto mattiniero o forse l’esperienza più che decennale nei derby della Mole, ma quello che si presenta in conferenza stampa alle 9.45 di sabato è un Antonio Conte piuttosto rilassato e sorridente.
IL TORINO– Il tecnico bianconero non si fida dei Granata e di Ventura: “Abbiamo grandissimo rispetto nei confronti del Torino perché è un'ottima squadra, ha una buonissima organizzazione, ha dei buoni calciatori”. Il derby ha sempre un sapore diverso da tutte le altre gare, non conta il posto in classifica, non importa quanto hai vinto e come giochi e Conte, tredici derby da giocatore e due da allenatore, lo sa: “Sappiamo che i derby sono storia a parte. Contano organizzazione, valori tecnici, ma anche carica agonistica e rabbia. Non dimentico che nell'anno in cui vincemmo lo scudetto, ci furono sconfitte in entrambi i derby. I valori differenti dovevano esserci, ma vinsero loro.” A differenza delle partite con le veronesi, il Toro cercherà di giocarsi la partita piuttosto che difendersi soltanto? Probabile, ma il tecnico salentino non ne è del tutto certo: “Ventura avrà la sua strategia tattica, quindi deciderà che tipo di atteggiamento avere. Ma non sono proprio sicuro che domani verranno a giocarsi la partita a viso aperto".
LA FORMAZIONE– Conte, ancora una volta, non vuol sentir parlare di una squadra dipendente da un solo giocatore e, alla domanda su chi sarà l’uomo-partita, il tecnico risponde: "La squadra. Punterei sulla squadra perché, se gira la squadra, esalta il singolo, se non gira la squadra il singolo fa più difficoltà". Ed è anche per questo che, quando si da’ per certo l’impiego di Carlos Tevez, Conte risponde con una battuta: “Perché? Tevez gioca?”. Un po’ di mistero attorno alla formazione che ha subito continue rivoluzioni nel corso delle ultime gare e Conte terrà conto anche del fatto che, prima della sosta per la nazionale, ci sono tre partite impegnative (Toro, Galatasaray e Milan). “Cerchiamo di ultimare quello che abbiamo pianificato, faremo del nostro meglio fino alla sosta. Oggi ci sarà l’ultimo allenamento, in testa ho la mia idea, però voglio anche che ci sia il riscontro dell'occhio per fare le scelte".
PIRLO, VUCINIC E GLI ALTRI – Le scelte finali non sono state ancora fatte, c’è chi in conferenza stampa parla di Giovinco in campo, chi di Pirlo in panchina e chi avanza dubbi su Vucinic. Ma Conte non da’ risposte, tranne che per il montenegrino: pare, infatti, che, dopo il colpo al calcagno subito durante la gara della nazionale, il numero 9 bianconero non abbia ancora smaltito il dolore e stia cercando di recuperare appieno. Neanche su Pirlo vengono sfatati dubbi, per Conte insomma nessuna decisione è stata ancora presa.
IL DERBY IN FAMIGLIA– Non mancano sorrisi da parte di Conte e arrivano quando qualcuno chiede della moglie (che sarebbe di fede granata). In realtà prima di conoscerlo, alla signora Conte non interessava il pallone e perciò oggi “In casa tifano tutti Juve, anche mia moglie. Suo papà li portava in bici, tutto facevano tranne che pensare al calcio.” E conclude: “Sono ormai un torinese d'adozione, quindi si sente, si sente l'aria, ho tantissimi amici del Toro e ho grandissimo rispetto, perché loro rispettano la Juve e io rispetto il Toro. E’ giusto che ci sia rivalità calcistica, ma rispetto nel tifo, è una partita di calcio e ci deve essere questa rivalità cittadina. Essendo un derby può veramente succedere di tutto, non conta il monte ingaggi, non contano i valori della rosa, non conta la classifica, non conta niente, perché sono partite a sé stanti. Quindi bisogna fare molta attenzione.”