VERONA - No emozioni, no Juve: sembra questo il mantra dei bianconeri che prima si fanno infilare da Inter, Copenaghen, Verona e Chievo per poi reagire e addirittura vincere come stasera e tre giorni fa. A dire il vero bruttina la squadra di Conte, che ha optato per un abbondante turnover concedendo riposo a Bonucci sostituito da Ogbonna, alle fasce (Peluso e Isla in campo), Vidal e in attacco dove ha fatto la propria comparsa la strana coppia Quagliarella-Llorente.

MALE BUFFON - Coppia male assortita, almeno nei primi 45 minuti, con lo spagnolo alla ricerca spasmodica di palloni che faticano ad arrivare e l'attaccante napoletano a fare le veci di Tevez. Il resto è tutto un grande pressing del Chievo che manda in tilt il centrocampo bianconero, sonnacchioso come il Pirlo degli ultimi tempi. Niente occhi di tigre o altre filosofie alla Conte per la Juve: solo una sterile volontà di emulare le giocate dell'undici titolare. Proprio in questo vuoto cosmico, è la squadra di Sannino ad approfittare dell'ingenuità di Buffon che al 28' rinvia molle sui piedi degli avversari. Lesto Gennaro Sardo a servire Thereau per la gioia dei padroni di casa.

MISTERO ISLA - Il gol del pareggio non arriva immediato come nelle precedenti gare. Solo un tiro dalla distanza di Pirlo e un avvilente colpo di testa mancato da Llorente. Avvilente come l'ennesima prova negativa di Isla. Un giocatore per il quale non può più valere la scusa del grave infortunio patito all'Udinese. Nessuna propositività, nessun tentativo di saltare l'uomo, mai un inserimento e, i pochi cross a disposizione, mai a bersaglio. Non un caso che la Juve si sia affidata maggiormente alle sgroppate di Peluso sulla sinistra.

IL PAREGGIO - E non un caso che la rete del pareggio al 47' arrivi sul cross dalla destra di Pogba: Quagliarella impiega tre tentativi fra respinte, pali e traverse, per buttarla dentro, ma la sfera alla fine buca la porta clivense. Stesso discorso tre giorni fà contro il Verona, quando al posto del francese furono i piedi di Vidal ad innescare la testa di Llorente. Insomma, per dirla tutta, senza Lichtsteiner, in fase offensiva, la Juve dimostra di avere seri problemi sulla fascia.

GOL ANNULLATO, GOL SUBITO - In ogni caso ci pensa la terna guidata da De Marco tre minuti più tardi ad "accendere" la gara annullando a Paloschi un gol regolare dopo una disastrosa respinta di Buffon su tiro da fuori. Marchiano l'errore del guardalinee che segnala un fuorigioco inesistente all'attaccante di Sannino. Juve graziata e, poco dopo, baciata dalla fortuna, quando al 65' il solito Pogba da destra fà partire un cross sul quale si avventa maldestramente Bernardini mettendo alle spalle di Puggioni. La Juve decide quindi di fare calare il sipario con una fitta rete di passaggi a mò di melina; il Chievo intanto non ne ha più e alla fine Conte con il minimo sforzo riesce ad ottenere il massimo risultato. Meglio così per i bianconeri, ma da qua al derby (domenica 29 settembre) le polemiche saranno assicurate.