Minuto 48, esplode lo Juventus Stadium. Il tormentone è finito: Fernando Llorente, uno degli arrivi del mercato estivo, serve a questa Juventus e l’ha dimostrato domenica contro il Verona, quando il suo goal ha fissato il risultato, in rimonta, per i tre punti finali.
Lo spagnolo, ex Atletico Bilbao, è sbarcato a Torino a luglio, ma la Juventus lo aveva già bloccato lo scorso gennaio. Un colpo di Marotta che sembrava non riscontrare conferme da parte di Conte. L’allenatore salentino lo aveva impiegato, infatti, solo nella gara contro la Sampdoria negli ultimi minuti, esattamente tre. Pochini per credere che l’attaccante potesse rientrare nella squadra titolare. Le polemiche in casa Juve sono nate soprattutto la scorsa settimana quando, con l’esordio in Champions, in molti si erano chiesti perché un giocatore con le sue caratteristiche fisiche non fosse stato mandato in campo contro i danesi del Copenaghen.
Un tormentone, un caso per stampa ed esperti. Una scelta precisa da parte di Conte che, pur non avendo messo in dubbio le qualità di Llorente, continuava a rimandare l’esordio. Almeno fino a domenica quando il mister, con un mini turn-over, ha dato a Llorente la maglia da titolare. In coppia con Tevez, lo spagnolo non ha smentito le attese: grande soddisfazione da parte della società nel vedere i due nomi sul tabellino finale, mentre i tifosi non hanno fatto mancare il proprio sostegno al bomber ex-Bilbao, con una standing ovation alla sua uscita dal campo a metà della ripresa.
Una vendetta o forse solo una conferma per El Rey Leon che, nelle scorse settimane, aveva avuto il supporto della stampa spagnola che continuava a porsi domande sulla scelta di Conte. Perché non gioca? Andrà via a gennaio? Scelta tecnica o scarsa condizione fisica? Domande cui il tecnico bianconero rispondeva in maniera secca “Llorente avrà la sua opportunità”.
Detto, fatto. Il 28enne ha debuttato, si è mosso bene, ha segnato, ha dimostrato impegno per 70 minuti, prima di lasciare il posto a Vucinic. Una rivincita dal sapore dolce, arrivata soprattutto a fine gara quando, proprio grazie al suo goal, la Juventus ha portato a casa i tre punti ed è a sole due lunghezze dalla vetta.
Dopo settimane di mistero, la risposta per tutti è arrivata dal campo. Davanti al suo pubblico, nello stadio dove spera di poter vincere qualcosa di importante, Llorente ha ricevuto i complimenti di compagni, allenatore e avversari, mentre tra i giornalisti scattava la corsa all’intervista. E non a caso, in questo perfect day, è stato l’ultimo a lasciare lo Juventus Stadium.
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