Tre punti come qualsiasi altra partita. Per Antonio Conte, la gara di domani contro l’Inter avrà da dire sicuramente qualcosa di importante ma, essendo ancora la terza di campionato, non decidera’ ancora nulla. Il tecnico bianconero si presenta piuttosto tranquillo nella conferenza stampa della vigilia di Inter - Juve, nessuna voglia di far polemica e nessuna frecciatina, solo qualche complimento ai nerazzurri che sembrano essersi ritrovati grazie anche al loro allenatore.
L’INTER - Incalzato su una dichiarazione di qualche giorno fa, il mister bianconero precisa: “Le somiglianze tra la prima Inter di Mazzarri e la prima Juve di Conte? Come la mia Juve, loro vengono da due stagioni molto negative e quest'anno possono lavorare ogni settimana sulla rosa, sull’organizzazione, sull’aspetto fisico. Anche a livello di infortuni, se non partecipi all'Europa, il livello si abbassa in maniera decisiva.” E continua con un riferimento a quella sconfitta subita dai suoi a Torino: “L’Inter l’anno scorso si diceva avesse una rosa scarsa, ma se vai a casa della Juve e vinci per 3 a 1 diventi la prima antagonista per lo scudetto, poi il campionato è fatto di 38 partite, ci sono tante tappe e lì c'è stata differenza tra noi e loro.” E precisa: “Di noi, due anni fa si diceva che eravamo da sesto posto, che il mercato era sbagliato e poi il campo ha dimostrato l’opposto. Mi auguro che non succeda la stessa cosa con loro. L’Inter può ambire a fare un buon campionato. Se poi riuscirà a vincere, questo sara' frutto della bravura e della capacità che avranno di gestire tutte le situazioni.”
CONTE LO PSICOLOGO – La gara di domani sarà importante soprattutto per i nerazzurri e da un punto di vista psicologico. Parla dell’asticella dell’autostima Antonio Conte, quella che si alza quando vinci partite importanti. “E’ successo a noi due anni fa contro il Milan” rivela il tecnico “quando vincemmo sul Milan dato per favorito. Noi riuscimmo a vincere quella partita e ci diede consapevolezza, autostima, e capimmo che, con un buon lavoro, avremmo potuto competere ad alti livelli. Da lì a vincere lo scudetto, ne passa ancora tanto. L’Inter ha tutte le carte in regola per lottare per il campionato”. Vincere domani sarebbe importante per la Juve, per i tre punti e non solo: sottolinea, infatti, Conte che far bene contro l’Inter ma eventualmente perdere col Verona è come non aver fatto nulla per la classifica.
LA GARA DI DOMANI – “Conosciamo il modo di giocare dell’Inter e dovremo far attenzione sulle ripartenze. Da ieri stiamo lavorando, sapendo i loro punti più forti e per sfruttare le loro debolezze”. Niente turnover in casa Juve, scenderanno in campo solo i migliori e nessun dubbio su chi sarà titolare. Quagliarella, Llorente, Vucinic, Tevez, Giovinco tutti sullo stesso piano nella mente del tecnico, ma “Ci sono delle scelte da fare e io le faccio solo per il bene della squadra. Quando si gioca una partita a settimana, scelgo senza pensare che un giocatore sia affaticato. Per ora le mie scelte sono state giuste dal punto di vista del risultato. Quando giocheremo una volta ogni tre giorni, le cose cambieranno”. Il lavoro quotidiano della sua rosa da’ serenità al tecnico salentino che ha perso in settimana Caceres e Pepe per infortunio, ma ha recuperato quasi sicuramente sia Barzagli che Vucinic.
LA JUVE E IL FUTURO – Buffon e Vidal hanno parlato di Antonio Conte in termini entusiastici. Il portierone ha dichiarato di essere rimasto "solo perché c’è Conte"; il cileno ha detto di “aver, grazie al mister, visto il calcio da un’altra prospettiva”. Una doppia dichiarazione di stima verso il tecnico che, grazie a questo tipo di gratificazione, si fa passare i mal di pancia, i nervosismi e giustifica anche le ore a studiare il calcio e quelle sottratte alla famiglia. Un attestato di stima che vale più di una vittoria. Forse anche per questo la domanda su un Conte (forse un giorno) in nerazzurro è per ora rimasta senza risposta.