Che la Juventus non abbia disputato un precampionato brillante è un dato di fatto, se non altro perché i numeri dicono che i bianconeri non hanno vinto nemmeno una partita, a esclusione di quella contro la rappresentativa valdostana, a inizio ritiro, e di quella in famiglia giocata a Villar Perosa domenica scorsa. In un calcio mediaticamente estremizzato, come quello dei giorni nostri, è anche comprensibile che alcuni giornali abbiano lanciato i primi allarmi, soprattutto in vista della Supercoppa italiana che la Juventus contenderà alla Lazio domenica sera. Appare fuori luogo e assolutamente affrettato, invece, che alcuni giocatori, in ritardo di condizione e che necessitano di integrarsi, vengano già messi in discussione, nonostante facciano parte del gruppo da appena un mese.

Fernando Llorente, colpo concluso a parametro zero, non ha sicuramente disputato un precampionato memorabile, ma nel giro di poche settimane è passato dall’essere il risolutore di tutti i problemi d’attacco della Juventus a essere un bidone. Equilibrio e obbiettività non sono le qualità migliori dei tifosi (e di molti giornalisti), ma appare surreale bocciare un giocatore dopo solamente qualche amichevole estiva, oltretutto giocata in una squadra di cui non si conoscono ancora i meccanismi, e dopo un anno di quasi inattività a causa dell’ostracismo dimostrato dall’Athletic Bilbao nei confronti di Llorente.

I dubbi legati al contributo che l’attaccante spagnolo darà alla Juventus possono essere legittimi, perché andrà valutato l’impatto di Llorente con gli schemi di Conte e con il campionato italiano, ma al momento è giusto ritenere il giocatore come un buon colpo messo a segno da Marotta, lasciando al campo e al tempo i giudizi tecnici. Paradossale, poi, pensare che Conte, profondo conoscitore di calcio, abbia già bocciato l’attaccante dopo poche amichevoli estive, come da alcuni ventilato nei giorni scorsi. Lo stesso Llorente, dal ritiro della Nazionale di cui è tornato a far parte dopo un anno di assenza, ha voluto fare il punto della situazione, definendo ottimo il processo di integrazione nello spogliatoio bianconero e respingendo l’accusa di avere già problemi con il tecnico bianconero: “Devo adattarmi al cambiamento, ci vuole tempo, ma alla Juve mi hanno accolto molto bene, mi sto integrando nel migliore dei modi e sono molto grato ai miei compagni per questo. Non è affatto vero che ho problemi con Conte, sono tutte bugie. Conte è contento di quello che sto facendo”. L’attaccante spagnolo riconosce comunque qualche difficoltà e la necessità di lavorare ancora molto: “È stato un precampionato molto duro, abbiamo lavorato tanto e sto cercando di fare il possibile per inserirmi al meglio nei nuovi schemi di gioco. Il mister mi schiera come attaccante in un 3-5-2, sto cercando di migliorare i movimenti e l'affinità con la squadra. Un po' alla volta andrà meglio, ora faccio cose che prima non avevo mai fatto”.