VINOVO - Manca un giorno all'avvio ufficiale della stagione bianconera al ritiro di Chatillon (12/22 luglio), ma la prima conferenza stampa di Antonio Conte non si è fatta attendere e il tecnico bianconero sembra già carico: "Due anni fa c'era una realtà non consona alla Juventus perché da tanti anni non era protagonista. Oggi la Juve è tornata ad essere quello che era, vincente. Ci siamo riappropriati della nostra immagine in Italia e nel mondo. Chi arriva qua sa già dove sta arrivando e chi è artefice di questi successi sa che il passato per me non conta. Ricominciamo da zero, forte degli ultimi due anni da lavoro da sfruttare. Dovremo sacrificarci e lavorare con umiltà per fare ancora meglio".

FRONTE MERCATO - "Aggiungiamo elementi che possano farci crescere di anno in anno tenendo conto anche della crisi economica. In questa prospettiva abbiamo fatto qualcosa di straordinario, aumentando la potenza in attacco con soli 9 milioni. A testimonianza che c'è un progetto che guarda al presente e al futuro, anche in anticipo rispetto ad altri Io e la società siamo una cosa sola. Non devo elogiare nessuno, abbiamo lavorato insieme senza distinzioni, nel bene e nel male. Abbiamo operato nel migliore dei modi. Abbiamo preparato i colpi muovendoci in anticipo e con le idee molto chiare fin da subito".

CIAO GIAK - Giaccherini è una rinuncia dolorosa ma necessaria in tempo di crisi. Per spendere devi anche incassare. Ogni singola partenza del gruppo di questi due anni mi porterà dolore. Per me sono tutti incedibili, ma capisco le esigenze societarie. Se mi chiedete se sono felice, la risposta è no. Sono affezionato ai miei giocatori, dirò loro sempre grazie per tutto quello che hanno fatto in questi due anni.

CAPITOLO TEVEZ - "Per caratteristiche Carlitos è il giocatore che potevamo prendere, anche da un punto di vista economico. Non è il numero che conta, ma quello che farà dentro e fuori dal campo. Quello che conta è la Juventus e l'importante è che chi indossa la maglia bianconera, la onori nel migliore dei modi. Di Tevez mi ha colpito la fame di vittoria, la sua determinazione e la sua cattiveria agonistica"

CONTINUARE A VINCERE - "L'anno che verrà è il terzo dopo due annate strepitose. Vincere era difficilissimo, rivincere è molto difficile, fare il tris sarebbe storico. Nella storia della Juventus solamente nel magico quinquennio c'è stata questa egemonia. Sarà dura, ma sappiamo che se avremo voglia di soffrire e lavorare, possiamo ambire a vincere ancora. Molto dipenderà dallo zoccolo duro e mi auguro che tutti quanti possiamo avere grandi motivazioni".

LE AVVERSARIE - "Il Napoli si rinforzerà molto con i soldi di Cavani e poi hanno preso Benitez, che è un grande acquisto. Avrei preferito che Cavani fosse rimasto a Napoli e che la società azzurra non avesse tutti quei soldi per rinforzarsi. L'Inter ha un ottimo allenatore, poi c'è il Milan che nel girone di ritorno ha perso solo con noi. Infine la Fiorentina, che con i fatti e non con le parole, sta tornando grande".

Chiusura con stoccata ai numeri e alle percentuali di Adriano Galliani: "Credo che oggi come oggi sia più importante arrivare sempre in una posizione che ti permetta di giocare in Europa per avere degli introiti. Io preferisco sempre vincere e scrivere qualcosa di importante, ma capisco chi punta alle qualificazione europee".