"Vincere il terzo scudetto consecutivo sarebbe un’impresa, visto che è dal 1935 che la Juve non riesce a centrarlo e farcela sarebbe bellissimo. Questo mi importa molto più del numero dei gol che potrò segnare", così Fernando Llorente alla presentazione in giornata a Torino. Dichiarazioni studiate, che fanno il paio con l'immensa gioia del popolo bianconero per il rimando storico e, c'è da dirlo, per quel pizzico di furbizia che il puntero basco ha usato.
Poi, bene o male, la conferenza è proseguita sullo stile di tante altre dove cambia solo il soggetto che proferisce sempre concetti simili: "Per me è un sogno essere qui, la Juventus è una grandissima squadra, la più importante che mi ha contattato e credo sia il club ideale per uno che, come me, vuole ancora crescere". "Fisicamente mi sento bene - ha continuato -, anche perché in questi due anni ho lavorato con Bielsa, un tecnico che pretende molto, e anche in vacanza mi sono allenato bene"
Ed ecco il rimando al Bilbao, squadra che durante gli ultimi mesi ha creato diversi grattacapi al centravanti con 22 subentri su 30 partite: "È stato un anno complicato perché non ho potuto giocare, che è quello che amo più fare, e non mi è stato possibile aiutare la squadra. Le cose sono andate in modo di verso da come avrei voluto, ma voglio comunque ringraziare l’Athletic, che è la società in cui sono cresciuto, e la città di Bilbao, che amo molto. La situazione dello scorso anno mi ha impedito di mantenere il posto in Nazionale - ha concluso -, ma ora spero di riconquistarla facendo bene con la Juventus"