È il giorno di Tevez alla Juve. L’Apache è stato presentato in una conferenza stampa e presto sará a disposizione di Conte: come noto, indosserá la maglia n.10. Tevez ha risposto a tutte le domande con molta tranquillitá, ribadendo che la Juve è sempre stata la sua prima scelta, “è stato l’unico club che mi ha cercato e mi ha voluto veramente”. Nessun accenno al Milan e alle famose parole di Galliani: “Tevez non mi tradirà”. Marotta ha spiegato come nell’ultima giornata di trattative ci sia stato un inserimento (“concorrenza leale”) del Real Madrid, ma “quando si fa un accordo tra persone responsabili non possono esserci problemi”.

Tevez andrá a formare una nuova coppia d’attacco con Llorente, per dare alla Juve quel qualcosa in piú, necessario per essere competitiva in Europa. E a quanto pare l’argentino non vede l’ora di cominciare. “Voglio prendere il ritmo del calcio italiano e la preparazione sará molto importante per me, per abituarmi a questo nuovo campionato”. Gli hanno chiesto se abbia parlato con Pellegrini prima di lasciare il club. “Sí, ho parlato con Manuel (Pellegrini) e gli ho spiegato che volevo andare via perché il mio ciclo lí era finito e lui mi ha detto che non c’era problema”.

Come è stata la trattativa, quando hai deciso di venire a Torino? “La decisione l’ho presa molto tempo fa, è dal 2011 che la Juve mi segue. Non siamo riusciti a farlo allora, ma è stato l’unico club che mi ha voluto veramente, che ha parlato col mio agente. Quando mi chiamarono la prima volta, non ho avuto dubbi e ho detto subito di sí”.

Hai pensato come sará giocare con Pirlo? “Credo che sará semplice, sono molto contento di essere nella sua stessa squadra insieme a gente come Buffon, ho moltissimo rispetto per loro”.

Perché hai scelto l’Italia, non ti hanno cercato altre squadre? “L’unico e il primo club ad avermi cercato e ad aver parlato con me è stata la Juve. Sono venuto qui perché è un grande club. Ai tifosi posso dire che daró il meglio per questa maglia. Voglio vincere la Champions e il campionato italiano: ho lasciato il City perché ho pensato che qui avrei avuto piú possibilitá di lottare per la Champions; sono decisioni che si prendono come giocatore. La squadra ha vinto due scudetti, è molto forte e l’ho scelta per quello”.

Il grande artefice di questa operazione è stato ovviamente Marotta: Tevez puó essere considerato il secondo “top player” dopo Llorente a vestire la maglia bianconera sotto la sua gestione. Eppure solo un paio di anni fa le trattative coi grandi giocatori erano molto piú difficili. È vero che il Real Madrid ha cercato di inserirsi all’ultimo momento? “L’ultimo giorno c’è stata una interferenza, comunque leale: sono cose che succedono nel calcio, ma quando le controparti sono affidabili non ci sono problemi ed eravamo molto tranquilli”.

Il mercato della Juve ha scritto oggi una pagina importante, ma probabilmente ci saranno altri movimenti, in entrata e in uscita. L’acquisto di Tevez lascia ben chiaro che la societá ha riconquistato buona parte del terreno perduto negli ultimi anni, come ha sottolineato Marotta. “Ricordo quando lavoravo per altre squadre, nei decenni scorsi; la potenza della Juve si sentiva nelle operazioni di mercato, prima del 2006 la Juve era tra i primi club mondiali, era piú facile comprare grandi giocatori. La situazione era difficile quando sono arrivato io: abbiamo ricevuto dei rifiuti di giocatori, non volevano venire qui. Poi le vittorie e l’aiuto della famiglia Agnelli hanno riportato la Juve in alto e adesso ci sono giocatori che chiedono di venire a giocare qui".