La nazionale italiana è atterrata in Brasile da poche ore ed è subito andata in campo per un allenamento, senza nemmeno il tempo di smaltire il fuso orario (-5 ore). Stasera alle 15.45 locali (20.45 in Italia) affronterà in amichevole Haiti. Prandelli ha risposto ad alcune domande di Repubblica, lasciando chiaro che in questa amichevole giocherá chi è rimasto fuori contro la Rep.Ceca. Un’occasione quindi per le seconde linee di farsi vedere in vista della Confederations Cup, in programma a Brasilia dal 15 giugno.

“Abbiamo bisogno di entusiasmo, di voglia di stupire” ha detto Prandelli, consapevole di dover tenere alta la concentrazione del gruppo e dell’importanza della Confederations Cup sul piano dell’immagine. “La Confederations é un evento importante, una simulazione del campionato del mondo. Dobbiamo aver voglia di sorprendere, di andare oltre le difficoltà, di diventare ancora piú squadra. Solo attraverso prestazioni positive possiamo crescere. E poi c’è la voglia di vedere quei giocatori che possono avere prospettive”.

Il debutto nella competizione ufficiale sará domenica, contro il Messico. “Giocano un calcio molto tecnico” ha ricordato Prandelli “ma avremo tempo per pensarci, prima c’è Haiti. Faremo giocare tutti quelli che non hanno giocato venerdì (contro la Rep.Ceca, ndr). In porta giocherá un tempo Sirigu e uno Marchetti”.

Hanno chiesto a Prandelli se le voci di mercato possono distrarre i suoi giocatori. “Le notizie che arrivano sono un motivo in piú per responsabilizzarli. Chi è in mezzo a una trattativa non puó fare finta di nulla, ma quando si gioca per l’Italia bisogna pensare solo a quello”. Contro i cechi la squadra ha deluso per il gioco espresso. “Dopo tante settimane senza partite manca il ritmo. Al di lá di questo, dobbiamo avere uno spirito diverso d’ora in avanti”. Nella partitella giocata poco dopo l’arrivo a Rio de Janeiro, Prandelli ha sperimentato un 4-3-3 con Cerci, Diamanti e Gilardino in attacco.

Haiti è reduce da una onorevole sconfitta contro la Spagna sabato scorso (1-2 il risultato finale), occupa la posizione n.63 nel ranking FIFA e riporta alla memoria una partita giocata nel Mondiale del 1974 (finí 3-1 per gli azzurri dopo l'incredibile vantaggio iniziale degli haitiani).

Fonte Repubblica.it