Ora è davvero finita. Pablo Daniel Osvaldo, con ogni probabilità, non sarà un giocatore della Roma nella prossima stagione. L’ultimo battibecco, quello post-derby, ha fatto infuriare la dirigenza giallorossa che ora non esiterà a cederlo. La valutazione del suo cartellino è di circa 15 milioni di euro e le squadre a monitorare la situazione sono molte: in Liga c’è l’Atletico Madrid che cerca il sostituto del partente Falcao, ma anche in Italia ci sono società interessate all’acquisto, con Napoli e Fiorentina alla finestra. Quella di Osvaldo con la tifoseria giallorossa è una storia di amore-odio cominciata il 25 agosto 2011.
Arrivato tra lo scetticismo generale dall’Espanyol per la non indifferente cifra di 18 milioni di euro, Osvaldo diventa subito un punto di riferimento nell’attacco della Roma di Luis Enrique. Esordisce in serie A nella prima partita della stagione contro il Cagliari, venendo sostituito nella ripresa. Il primo gol lo trova alla terza giornata contro il Siena, match terminato 1-1; poi sarà proprio lui a siglare la rete decisiva nella prima vittoria targata Luis Enrique (Parma-Roma 0-1). Grazie ad un promettente inizio, il 5 ottobre 2011 ottiene la sua prima convocazione in Nazionale, esordisce in azzurro una settimana dopo nella gara contro l’Irlanda.
Al suo primo derby romano siglerà il gol del momentaneo vantaggio giallorosso, la Lazio riuscì poi a rimontare e a vincere per 2-1. Il 25 novembre 2011 Osvaldo è autore di un brutto gesto nei confronti del compagno di squadra Erik Lamela: a causa di un mancato passaggio durante la partita contro l’Udinese, si vendica rifilando un pugno al giovane talento argentino. Dopo un infortunio che lo tiene lontano dai campi di gioco per circa un mese, Osvaldo termina la sua prima stagione con la casacca giallorossa, tra alti e bassi, con un magro bottino: 11 gol in 26 partite giocate.
Dopo un estate passata tra dubbi e incertezze, apre la seconda annata romanista con un fantastico gol in rovesciata contro il Catania. Richiamato in Nazionale da Prandelli troverà anche i primi gol in azzurro (doppietta in Bulgaria-Italia 2-2). Il 21 ottobre 2012 sigla la sua prima doppietta anche in giallorosso nella gara vinta dalla Roma per 4-2 contro il Genoa a Marassi. Durante la sosta invernale avviene però l’episodio che fa incrinare definitivamente i rapporti tra Osvaldo e la società: l’attaccante italo-argentino non si presenta, infatti, per la tournèe americana della squadra, bloccato a suo dire da un virus influenzale in Argentina. Al ritorno nella capitale troverà un clima ostile con i tifosi che lo vedono sempre più lontano da Roma. Nella partita vinta dai giallorossi contro il Siena per 4-0, Osvaldo firma la sua prima tripletta in carriera.
Terminata la stagione con 16 gol in 29 giornate, l’attaccante viene tenuto in panchina da Andreazzoli nella finale di Coppa Italia contro la Lazio, scelta non digerita e che provocherà un non amichevole scambio di battute tra i due. A poco più di un mese dall’inizio del calciomercato, il futuro di Osvaldo non si tinge più di giallorosso; serve capire quale sarà la squadra disposta a prenderlo, con l’Atletico Madrid in vantaggio su tutte.