Esattamente come un anno fa, la Roma chiude il suo deludente campionato con una vittoria (l'anno scorso fu 2-3 a Cesena, era la Roma di Luis Enrique). Grazie ai gol di Marquinho e Destro, entrambi nella ripresa, i giallorossi chiudono la stagione sesti  con 62 punti, davanti ai cugini della Lazio, sconfitti 1-0 a Cagliari. Ora la testa va alla finale di Coppa Italia, prevista per il 26 Maggio, proprio contro la Lazio, una partita che deciderà anche l'ultima squadra che avrà accesso ai preliminari di Europa League. La vittoria di questa sera lascia però ben sperare i supporters romanisti che possono ora guardare con ottimismo verso il futuro.

Andreazzoli presenta un 4-2-3-1 con Destro unica punta supportato da un inedito tridente Marquinho-Pjanic-Lamela e rispolvera Tachtsidis a centrocampo (non giocava titolare da Roma-Cagliari 2-4). Sulle fasce laterali confermato Dodò, alla terza presenza consecutiva da titolare, e riproposto Torosidis.

Mazzarri, dal canto suo, risponde con un 3-5-2 con Maggio e Zuniga a correre sulle fasce e la coppia Cavani-Pandev davanti. Rosati preferito a De Sanctis.

POCHE EMOZIONI - La prima frazione di gioco non regala grandi sussulti ai tanti tifosi presenti oggi all'Olimpico, i giocatori hanno la testa altrove: il Napoli è già in vacanza, la Roma pensa già al Derby. Ci prova prima Pjanic su punizione, ma Rosati si oppone bene mandando in angolo; risponde Cavani che sfrutta uno svarione di Burdisso, ma calcia a lato a tu per tu con Lobont. Dopodichè poco o nulla, squadre contratte che non vogliono scoprirsi e lasciare spazio a ripartenze, Lamela e lo stesso Cavani reclamano due rigori per gli interventi rispettivi di Britos e Torosidis, ma Banti lascia correre in entrambi i casi. La grande chance per sbloccare il risultato ce l'ha però la Roma, nel recupero, con Destro, che raccoglie una respinta corta di Rosati ma calcia clamorosamente sul palo a portiere battuto. Al duplice fischio dell'arbitro livornese è 0-0.

GRANDE RIPRESA - Al rientro dagli spogliatoi è un'altra Roma, rigenerata, che dopo appena un minuto trova il vantaggio con una magia di Marquinho che batte un incolpevole Rosati con una grande botta di destro. Sulle ali dell'entusiasmo i giallorossi trovano il raddoppio con Destro al 58': l'attaccante numero 22 supera Rolando e poi batte un Rosati questa volta non impeccabile. Da lì in poi è solo accademia, Roma solida in difesa che non rischia quasi nulla e sempre pronta a pungere in contropiede. Il gol a cinque dal termine di Cavani regala un bel finale di gara, ma è la Roma ad andare più vicina al 3-1 che il Napoli al 2-2. Dopo quattro minuti di recupero Banti fischia la fine e gli uomini di Andreazzoli possono festeggiare.

È stato un campionato in cui la Roma ha dimostrato di essere una squadra incostante, risultati sempre troppo altalenanti e troppi punti persi per strada contro le “piccole”. Tra una settimana c’è il Derby, una vittoria vorrebbe dire mettere in bacheca il primo trofeo della gestione americana, ma salverebbe davvero l’ennesima stagione anonima?