24 febbraio. Era la data dell’ultima vittoria della Roma in trasferta. Quasi due mesi dopo i giallorossi ritrovano il successo esterno sul difficile campo del Torino grazie a un’ottima prova di squadra.

Al classico 4-2-4 di Ventura, Andreazzoli risponde con un 4-3-3 anomalo, con il giovane Dodò schierato a sorpresa nel tridente offensivo con chiari compiti di contenimento verso Cerci. Il tecnico vara, inoltre, un ampio turnover in vista della semifinale di coppa con l’Inter lasciando a riposo capitan Totti, Marquinhos, Torosidis e Destro e affidandosi al chiacchieratissimo Osvaldo supportato da Lamela.

EQUILIBRIO - Il primo tempo vive di sprazzi. I 25 minuti iniziali sono di marca Roma che sfiora il gol al 5’ con Osvaldo, che non arriva a colpire il pallone di testa, da ottima posizione, su un bel cross di Perrotta dalla destra e al 16’ con Lamela, capace solo di calciare alto nel cuore dell’area dopo una pregevole iniziativa di Dodò. È il preludio al vantaggio che arriva al 22’ quando proprio Osvaldo incrocia di testa un cross dalla sinistra di Balzaretti e si sblocca dopo la lunga astinenza. Il Torino non ci sta e inizia a macinare gioco. Cerci colpisce il palo su punizione al 27’ e al 31’ crossa per Bianchi, bravo e fortunato a vincere un rimpallo in area di rigore con Burdisso e a battere Stekelenburg. La parità si mantiene tal fino al 45’.

MOSSA ANDREAZZOLI - Nella ripresa il tecnico giallorosso cambia e, al 54’, inserisce Totti per lo zoppicante Pjanic passando al 4-2-3-1. Il capitano si posiziona sulla trequarti campo, pronto a smistare, da regista avanzato, i palloni ricevuti. Dopo il grande spavento al minuto 58, quando una punizione di Cerci costringe Stekelenburg, anche aiutato dalla traversa, a un intervento prodigioso, la Roma trova il vantaggio grazie a un gioiello di Lamela. Il fenomeno argentino prende palla sull’esterno destro, punta la porta e, giunto a ridosso del limite dell’area, lascia partire un fantastico tiro di interno sinistro che si insacca non lontano dall’incrocio dei pali alla destra dell’incolpevole Gillet. Andreazzoli si copre inserendo Florenzi per lo stanco Dodò, Ventura risponde gettando nella mischia Barreto per lo spento Meggiorini e D'Ambrosio per Santana, ma la musica non cambia ed è Piris a sfiorare il gol al 68’ con un pregevole mezzo esterno destro che trova il portiere granata pronto a deviare in calcio d’angolo.

ROMA IN 10 - La partita cambia repentinamente all’80’, quando il già ammonito Balzaretti ferma con le cattive l’incontenibile Cerci e rimedia il secondo giallo e la conseguente espulsione. L’assedio finale del Torino porta solamente a una grande occasione all’89’ grazie a un cross forte e teso dalla sinistra del subentrato D’Ambrosio che supera Stekelenburg, ma trova Florenzi attento a salvare quasi sulla riga di porta.

Questi tre punti sono d’inestimabile importanza per i giallorossi che, in un colpo solo, scavalcano l’Inter, sconfitta dal Cagliari, e agganciano momentaneamente al quinto posto, l’ultimo utile per l’Europa league, la Lazio, impegnata domani dal difficile match contro la capolista Juventus. La corsa all’Europa, insomma, è sempre più aperta.