ANDREAZZOLI - Le quotazioni su una sua riconferma a fine stagione sono scese nelle ultime settimane. Aurelio cerca di commentare le ultime due uscite della squadra nelle quali la Roma non ha di certo brillato per gioco e qualità: "Nella prima (gara con il Palermo, n.d.a.) è molto facile trovare punti negativi, compreso l’approccio alla gara, mentre nella seconda (gara contro la Lazio, n.d.a.) tutto questo non c’è stato. Ho analizzato la partita anche a freddo: si è parlato di un approccio alla gara insufficiente e non è vero, è stato esemplare. Primo quarto d’ora ottimo. Poi la Lazio ci ha tagliato le gambe ma dal 35’ in poi abbiamo fatto bene. Potevamo anche perderla ma anche vincerla e quindi tutte le analisi successive sarebbero state condizionate dal risultato, come sempre avviene”. Il passato però è passato. Sguardo dunque rivolto alla trasferta col Torino di Ventura (domani alle 15.00). "È una squadra con l’identità più definita di tutta la serie A" spiega l'allenatore giallorosso. "Merito del suoi calciatori ma soprattutto del suo allenatore. Speriamo di riucire a limitare le caratteristiche dell’avversario". Infine capitolo Zeman: l'ex tecnico boemo ha dichiarato che la Roma è una squadra "senza identità"; a queste parole, Andreazzoli ha risposto così: "Non voglio commentare".

Andreazzoli: squadra senza identità? non commento!
OSVALDO - Un capitolo a parte lo merita l'attaccante italo argentino. La squalifica per il derby passata a Londra con la ragazza non è andata giù ai tifosi giallorossi, che non vedono nell'oriundo quel gran attaccamento alla maglia tanto profetizzato. C'è chi inoltre nello spogliatoio sembri non reggere il suo comportamento, sfociato oggi in uno scontro verbale con il difensore Burdisso durante l'allenamento. " Succede anche in tutte le famiglie " spiega l'allenatore. "Nelle famiglie non si va a raccontare tutto in giro. Poi quando si parla di un’altra famiglia e non si racconta nemmeno la verità allora è un problema. Sono affari nostri, comunque, non riguardano l’esterno. Noi possiamo affrontare qualsiasi situazione, anche quelle più gravi, che comunque non sono mai avvenute". Infine parole anche per l'Osvaldo, versione giocatore, che manca alla festa del gol da alcune partite: "Penso sia un grande e il risultato sportivo deve essere da grande. Il ruolo di attaccante è particolare, quando una punta non trova la via del gol non trova l'equilibrio giusto. È stato anche sfortunato nel crearsi situazioni che poi sono state ingigantite. La realtà non è come viene raccontata all'esterno, anche se è migliorabile. Non dimentichiamoci però il suo percorso: fino a dicembre erano pochi quelli che non erano entusiasti. Bisogna avere un po' di memoria".
CONVOCATI E FORMAZIONE - Contro ogni previsione, De Rossi farà parte del gruppo di convocati per la trasferta di Torino: quello che giorni fa era annunciato un riposo assicurato per il centrocampista di Ostia, oggi viene smentito, nonostante la botta alla caviglia rimediata nel derby. Con lui torna Osvaldo, scontata la squalifica, e Perrotta, non al top per una botta in allenamento. Tra i convocati spunta anche Balzaretti. Con in porta Stekelenburg, torna la difesa a 3 con l'inserimento di Piris insieme a Burdisso e Marquinhos; a centrocampo Bradley sarà preferito a De Rossi (tenuto a riposo iniziale per la sfida di Coppa Italia contro l'Inter), seguito da Pjanic, con ai lati Marquinho e Torosidis. In attacco la punta Destro dovrà essere seguita da Lamela e Totti.
Lista convocati: Balzaretti, Bradley, Burdisso, Castan, Destro, De Rossi, Dodo', Florenzi, Goicoechea, Lamela, Lobont, Lopez, Lucca, Marquinho, Marquinhos, Osvaldo, Perrotta, Piris, Pjanic, Romagnoli, Stekelenburg, Tachtsidis, Taddei, Torosidis, Totti.