Le dieci curve più calde del calcio italiano
La gradinata nord genoana

Parlare di curve in Italia, oggi, significa parlare di un movimento che negli ultimi anni è stato fortemente penalizzato da una legislazione repressiva, che spesso ha colpito a casaccio e ha ridotto ai minimi termini molte tifoserie italiane. La tessera del tifoso è solo l'ultimo e più eclatante provvedimento di una lunga lista: per parlare di curve italiane oggi bisogna arrampicarsi sui vetri o pescare nei ricordi. La lista che segue osserva le curve giudicandole secondo la loro dimensione storica più che attuale, e le dispone in ordine, di calore e passione. Ovviamente si tratta di uno sguardo soggettivo. La Fiesole di Firenze, le curve di Hellas Verona, Bari e Brescia meritano comunque una citazione. Selezionate e ordinate, tanto Sud e poco Nord, in coda ad ogni descrizione l’orientamento ideologico. Destra o sinistra in Italia il calcio è politico e i tifosi schierati. Assenze? Juventus e Inter non ci sono.

10 - Reggina

Molto vicini alla squadra, soprattutto quando “salgono” al Nord, dove allo zoccolo duro si uniscono centinaia di calabresi che risiedono in quella zona del nostro Paese. Sono il vero 12° uomo in campo. Caldissimo tifo meridionale. Tifoseria da Serie A. Orientamento politico - Tendenzialmente di destra.

9 - Catania

Bella e calda. Colorata e casinara. Ecco i tifosi dell’Elefantino. Sempre vicini alla squadra, dai dilettanti alla serie A. Tristemente nota per gli incidenti con il Palermo del 2 febbraio 2007 che causarono la morte dell’ispettore Filippo Raciti, da allora ha sempre cercato di scrollarsi di dosso l’etichetta di “violenta”. Orientamento politico - Destra.

8 - Torino

La più sfortunata. Una curva splendida che sta però, negli ultimi anni, vivendo di ricordi e sfighe. Sa appassionarsi intensamente alle partite, soprattutto i derby contro l’odiata e “borghese” Juventus, con cui divide il primato di squadra della città. Come tifoseria vince, senza dubbio. Il detestato Presidente Vidulich ha ritirato il numero 12 in onore dei suoi tifosi che risiedono nella curva più mitica d’Italia, la “Maratona”. Da ricordare l’annata 2006/2007, nessun derby disputato e Torino prima squadra della città. Orientamento politico - Sinistra.

7 - Milan

Chi dice che una squadra del Nord, per di più della città che guida l’economia del Paese, non possa disporre di una tifoseria molto calda? Ecco qua i tifosi del Milan, in auge dal 1968. I più famosi sono la “Fossa dei Leoni”, le “Brigate rossonere” e “Commandos Tigre”. La “Fossa”, una delle grandi curve della storia del tifo italiano, si è sciolta nel 2005, lasciando nello sconforto non solo i tifosi rossoneri ma tutte le curve nazionali che vedevano in Lei un punto di riferimento. Sparita la Fossa, il livello è calato notevolmente. Orientamento politico - Anni ’80 sinistra | Anni ’90-‘00 destra.

6 - Atalanta

Quando una tifoseria supera la squadra. Lo hanno dimostrato ultimamente le 50mila persone che hanno invaso la città alta per festeggiare il ritorno in A e gli oltre 10mila della “marcia della chiarezza” rispetto al caso “Doni-scommesse”. Hanno molti rivali per l’Italia, ma sono molto belli da vedere Quando gioca all’”Atleti azzurri”, Berghèm è blindata. Sempre. Orientamento politico - Sinistra.

5 - Livorno

Parecchio simpatici. Lo si scopre al termine della stagione 2003-2004 e subito all’inizio della 2004-2005. Cosa non volere di più per una tifoseria di sinistra incontrare l’anno dopo il Milan e trovarselo subito alla 1° giornata, a San Siro? La “bandana” berlusconiana indossata in quella partita ne diventa un simbolo. Ha rivalità con tutte le tifoserie di destra, ma la rivalità delle rivalità è quella contro il Pisa, anch’essa left-oriented, frutta del campanilismo più sfrenato. Il derby è così caldo che fa chiudere i negozi della città. Orientamento politico - Sinistra.

4 - Lazio

Facile associare i tifosi della Lazio con la destra politica. La curva biancoceleste è una delle più politicizzate d’Italia: da dimenticare gli striscioni in onore del militare serbo Arkan e contro Carlo Giuliani. Da sempre in Curva Nord, poco inclini alle trasferte (a dispetto dei cuggini romanisti), nei derby danno il meglio, come è giusto che sia. In onore della curva, è stata ritirata la maglia numero 12. Purtroppo conta 2 vittime: Vincenzo Paparelli (durante un derby, 1979) e Gabriele “Gabbo” Sandri (ucciso da un poliziotto in un autogrill, 2007). Vanta gemellaggi esclusivamente politici con altre tifoserie italiane. Orientamento politico - Destra.

3 - Genoa e Sampdoria

A parimerito per non scontentare nessuno. Negli anni d'oro in cui la Samp vinceva coppe e scudetto e il Genoa andava in Europa, il derby della Lanterna raggiunse livelli di spettacolaritá raramente visti in precedenza. Il Ferraris è il piú inglese degli stadi e anche questo è un fattore. Per alcuni la miglior stracittadina d'Italia. Massimo rispetto per i loro colori. I genoani sono gemellati con il Napoli e in perenne tensione con i milanisti da quando Vincenzo Spagnolo rimase ucciso per una coltellata prima di Genoa-Milan del gennaio 1995. Orientamento politico - Misto per il Genoa, apolitici i doriani.

2 - Napoli

La più calda del Sud, tanto ardente e simbolica da farci un film con un biondissimo Nino d’Angelo (Quel ragazzo della curva B - 1987). La curva di tutti, ricchi e poveri, giovani e vecchi, uomini e donne. Vive la miglior stagione con l’epoca di Maradona e il ritorno in A nel 2007. Al S.Paolo tremerebbe anche l'esercito. Orientamento politico - Apolitica.

1 - Roma

La mejo. Da sempre vicina alla squadra, nel bene e nel male: dal Circo Massimo, dimostrativo esempio di tifo in Italia, alla sospensione tentata nel derby del 21 marzo 2004, punto critico del tifo nel calcio italiano (morti, ovviamente, a parte). La curva Sud è un delirio. Una girandola di colori e di cori, uno spettacolo che a volte offusca e ruba la scena alla partita. Momenti clou? Durante i derby e all’arrivo delle odiate squadre del Nord. Orientamento politico - anni ’70 sinistra | anni ’90 ed oggi: destra.

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