Carattere e un buon gioco non basta al Napoli per compiere l'impresa al Camp Nou: la squadra di Gattuso esce dalla Champions con onore perdendo 3-1 contro il miglior Barcellona di Setién trascinato dal solito Leo Messi. Dopo un discreto avvio si scatenano i blaugrana che ne fanno tre con Lenglet, Messi e Suarez e se ne vedono annullare uno per fallo di mano, dubbio, della Pulce. Il gol su rigore di Insigne nel finale di primo tempo non basta al Napoli per dare il via alla rimonta: nel secondo tempo un buon ritmo, un gol annullato per offside di Milik, un palo di Lozano e tante potenziali occasioni non sono abbastanza per proseguire il cammino in Europa e volare il Portogallo per le Final Eight. Ai quarti in partita secca il Barcellona sfiderà il Bayern che ha travolto il Chelsea (7-1 nel totale).

Le formazioni

Scelte obbligate per Setién che schiera Semedo a destra e alza nei tre di centrocampo Sergi Roberto: insieme a lui compongono la mediana Rakitic e de Jong mentre davanti il tridente è formato da Messi, Suarez e Griezmann. Nel Napoli c’è dal 1’ Insigne, recuperato dall’infortunio, così come Manolas al centro della difesa accanto a Koulibaly: il resto della formazione è quello annunciato, con Di Lorenzo e Mario Rui sugli esterni e Demme davanti alla difesa.

La partita

Gattuso l’aveva presentata come una scalata dell’Everest ma i primi 10’ rappresentano lo sprint che avrebbe potuto sorprendere tutti: il Napoli parte bene, ha in mano il pallino del gioco e dopo nemmeno due minuti sfiora il gol del vantaggio con Mertens che calcia con lo stinco da buona posizione e prende il palo esterno facendo vedere le streghe a Quique Setién e ai suoi ragazzi. Il tecnico del Barça ha però dalla sua una squadra che si dimostra compatta e che ogni qual volta scende dalle parti di Ospina va in gol. Al 10’ infatti i blaugrana la sbloccano sugli sviluppi di un corner: cross nella zona di Lenglet che si smarca in modo poco legale (spinta evidente su Demme, tutto buono per Cakir) e di testa infila il pallone dell’1-0. È il gol che rischia di ribaltare le carte in tavola, rendendo la partita dannatamente difficile al Napoli che infatti resta in balia del Barça che viene trascinato da un devastante Leo Messi. La Pulce al 23’ si inventa il gol della serata e firma il 2-0: slalom in mezzo a due, cade, si rialza, ne salta altri due e in equilibrio precario infila il pallone sul secondo palo con un sinistro a giro da marziano. In realtà si inventa anche il tris poco dopo, alla mezz’ora, ma un lungo check del VAR glielo cancella per un tocco di mano, in realtà ben poco evidente, sul primo controllo in area piccola prima del tocco sotto. In sostanza roba da fenomeni. La grazia concessa dal VAR sembra poter dare un po’ di respiro al Napoli in vista del secondo tempo e di un’eventuale, seppur complicata, rimonta, ma al 41’ Koulibaly stacca completamente la spina e in area di rigore si fa anticipare da Messi che prende un calcione sul tallone: Cakir ha bisogno dell’on-field review per assegnare, giustamente, rigore al Barcellona. Dagli undici metri va Suarez che spiazza Ospina e fa 3-0, chiudendo, forse, il discorso qualificazione. Forse, perché il Napoli all’ultimo respiro del primo tempo rialza leggermente la testa e prova a rientrare in partita con il rigore realizzato da Insigne: situazione simile a quella di qualche istante prima, ma nell’area opposta e con Rakitic e Mertens protagonisti, che porta al 3-1 al termine della prima frazione.

Il secondo tempo del Camp Nou è decisamente più positivo per il Napoli che gioca per lunghi tratti come fatto in avvio di partita. I ragazzi di Gattuso, obbligati a segnare almeno due gol per passare, impongono il loro gioco e soprattutto tengono in mano il pallino del gioco, cosa da non sottovalutare contro una squadra come il Barça. Importante la crescita nella ripresa di Insigne che si accende e che cerca di fare di tutto per portare il Napoli alle Final Eight in Portogallo: il capitano del Napoli resta in campo fino al 79’ ma è al 71’ che inventa un gran cross per il neo-entrato Lozano il quale di testa da buona posizione manda alto, cestinando l’opportunità di rientrare con prepotenza in partita con ancora tanti minuti da giocare e contro un Barça evidentemente stanco. I blaugrana tendono a schiacciarsi sempre di più e allora Gattuso si gioca il tutto per tutto inserendo anche Politano e Milik, con il polacco che al primo pallone toccato fa gol di testa su gran cross di Mario Rui ma è oltre di pochi centimetri e Cakir annulla giustamente. Oltre a giocare contro il Barcellona migliore della gestione Setién i partenopei lottano anche contro il cronometro che scorre via veloce e oltre al poco tempo a disposizione sono anche tanto sfortunati perché all’85’ il Barça viene nuovamente salvato dal palo sul tentativo da posizione complicata di Lozano. È questa l’ultima vera palla gol della serata: un Barça troppo forte passa il turno contro una bel Napoli, è 3-1.

Il tabellino

Barcellona 4-3-3 | ter Stegen; Semedo, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Sergi Roberto, Rakitic, de Jong; Messi, Suarez (Firpo, min. 90+3), Griezmann (Monchu, min. 84). Allenatore: Quique Setién.

Napoli 4-3-3 | Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (Elmas, min. 79), Demme (Lobotka, min. 46), Zielinski (Lozano, min. 70); Callejon (Politano, min. 70), Mertens, Insigne (Milik, min. 79).

Arbitro Cuneyt Cakir. Ammoniti Zielinski (min. 60), Suarez (min. 90+2).

Match valido per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Si gioca al Camp Nou di Barcellona.