Il terzino del Chelsea e della Nazionale italiana Davide Zappacosta ha rilasciato un'intervista ai colleghi del Corriere dello Sport e non potevano ovviamente mancare domande riguardanti i due allenatori italiani che lo hanno allenato a Londra: Antonio Conte e Maurizio Sarri. Ecco cosa ha detto il numero 21 dei Blues: "Sono due grandi allenatori: Conte mi ha insegnato molto, Sarri è preparato e sono sicuro che imparerò tanto anche da lui. Entrambi vogliono una squadra organizzata, studiano l'avversario in ogni particolare. Sarri ha più fantasia, vuole possesso palla e scambi veloci. Conte aveva schemi prefissati." poi ha proseguito: "Il ricordo più bello che ho di Conte? La prima telefonata quando mi ha chiesto di venire al Chelsea e il primo trofeo conquistato. Sarri? È molto simpatico, ironico. Nello spogliatoio fa tante battute, ma spesso sono in italiano e ridiamo in pochi. Anche se sono rimasto sbalordito dal suo inglese, non mi aspettavo lo parlasse così".
Poi una domanda riguardante il suo rapporto con i compagni di squadra: "Quello con cui mi trovo meglio è Alvaro Morata. È il primo che mi ha accolto qui e mi ha aiutato. È tra i più attivi nella chat WhatsApp della squadra. Il più forte? Hazard. Eccezionale, non perde mai il pallone. Dribbling pazzesco, è sempre decisivo. Il più simpatico? Ancora Eden. Gli piace scherzare, durante l'allenamento prende il pallone e lo lancia sempre in testa a qualcuno!".
E la solita, immancabile, domanda sulla situazione contrattuale e sul mercato: "Potevo tornare in Italia? Sì, mi aveva cercato l'Inter. Me ne aveva parlato il mio procuratore Alessandro Lucci, anche se io sono sempre rimasto concentrato sul Chelsea. Se ricapitasse a gennaio? Ho un contratto di altri tre anni qui e voglio pensare solo a fare bene con il Chelsea. C'è tanta concorrenza, ma voglio conquistarmi la maglia da titolare. Poi è chiaro che se dovessi trovare poco spazio... penso che a nessun giocatore piaccia stare fuori".
Dunque il calciatore si vede ancora a lungo con la maglia del Chelsea addosso ma se si dovesse sentire poco considerato da mister Sarri non avrebbe problemi a riabbracciare la nostra Serie A.