Potrebbe essere l'Herta Berlino una delle sorprese della prossima Bundesliga, giunta ormai a pochissimo dal taglio del nastro di partenza. I capitolini, guidati dal tecnico magiaro Pal Dardai, devono rimuovere dalle menti il deludente campionato dello scorso anno, terminato al decimo posto, piazzamento molto anonimo considerando la qualità media del gruppo.

L'intelagliatura di squadra, per questa stagione, è rimasta grosso modo la stessa, seppur in estate si sia materializzata la solita partenza eccellente. Ha lasciato Berlino, infatti, il terzino destro Weiser, rimpiazzato dall'arrivo dell'altrettanto interessante fluidificante Klunter. La compagine berlinese conta maggiori innovazioni nel reparto avanzato, dove sono stati inglobati giocatori non di primissima fascia, ma che possono integrarsi e incastrarsi alla perfezione negli schemi tattici di Dardai. Si tratta di Kopke e Dilrosun, senza dimenticarci del classe '96 Lazaro, riscattato dall'Hertha dopo la bella stagione vissuta lo scorso anno. Le punte di diamante, però, restano le solite note: Kalou, Ibisevic e Selke. L'ultimo innesto, in ordine di tempo, è stato Grujic, ventiduenne centrocampista di nazionalità serba prelevato in prestito dal Liverpool. 

Dardai in pre-campionato ha continuato a lavorare sul 4-2-3-1, seppur lo scorso anno non abbia prodotto risultati eccellenti. Predilige un gioco arioso il magiaro, che sfrutti appieno le fasce e le potenzialità dei vari 'corridori' Pekarik, Plattenhardt, Leckie, Covic e Kalou. In questo modulo, saranno molto sollecitati i due centrocampisti centrali Maier e Darida, i quali hanno il non facile compito di proteggere la difesa in fase di non possesso palla. Ecco spiegato, quindi, l'ingaggio di Grujic, che avrà il compito di far rifiatare i due titolari, per essere poi sfruttato a tempo pieno in DFB-Pokal. Abbiamo visto i berlinesi all'opera - a luglio - a Bergamo, impegnati contro l'Atalanta, ed in quell'occasione Kalou e soci dovettero soccombere per tre reti a due, con le firme teutoniche al punteggio finale che furono apposte da Rekik e Dilrosun.

L'obiettivo, per quest'annata che ormai si avvia a partire, è simile a quello degli anni precedenti: riuscire a classificarsi subito dietro le big del torneo, strappando possibilmente un pass per le coppe europee. È utopistico pensare ad un Hertha Berlino capace di approdare in Champions, perchè la concorrenza è tanta e almeno 4/5 squadre sono nettamente superiori; molto più realistica, invece, la via che conduce all'Europa League. Dunque, Die Alte Dame (La Vecchia Signora) ha come obiettivo il settimo posto. Restare ancora ferma al palo e fuori dalle prime sette vorrà dire che dalle parti dell'Olympiastadion si è assistito ad un'altra stagione piatta, scialba.