Confermarsi, si sa, spesso è più difficile che affermarsi, nel calcio come in qualsiasi altro sport. Non fa eccezione alla regola lo Schalke 04, vera e propria sorpresa dell’ultima Bundesliga.

I blu della Ruhr, durante la stagione, hanno navigato sempre in zona Champions, uscendo vincitori dalla bagarre per il secondo posto e confermandosi, nel finale della scorsa annata, come prima forza “umana” di un campionato dominato dagli alieni del Bayern Monaco. Nonostante i 21 punti incassati dai bavaresi, la stagione dello Schalke è da considerarsi nettamente positiva, e gran parte del merito è di Domenico Tedesco. Chiarissime origini italiane, l’ex-impiegato di Mercedes (laureato in ingegneria industriale con tanto di master) è arrivato sulla panchina dei Knappen la scorsa estate, a soli 31 anni (record di precocità sulla panchina del club) trascinandoli al miglior risultato dal 2010 ad oggi in campionato.

La stagione della riconferma sembra poter ripartire dai punti fermi di quella appena conclusa, come Burgstaller e Caligiuri, sicuramente tra i migliori della rosa 2017/18 per rendimento e realizzazioni. Se in attacco si rischia la sovrabbondanza (Harit, Embolo e Di Santo sono solo altri tre nomi), il mercato ha portato innesti preziosi per la difesa ed il centrocampo: dall’Hannover è arrivato Salif Sané, centrale messosi in luce lo scorso anno soprattutto per la sua prepotenza nel gioco aereo (225 contrasti vinti su 277 giocati, percentuali migliori di quelle di Boateng), ma capace anche di impostare da regista basso o di uscire palla al piede dalla difesa, oltre che buon corteggiatore del gol, con ben quattro realizzazioni nello scorso campionato. Il ventisettenne francese formerà verosimilmente con Naldo una delle coppie più temibili dell’intero panorama europeo, aggiungendo dinamismo all’esperienza del brasiliano ed amplificandone il pericolo a livello fisico per gli attaccanti avversari. Con lui arriva anche Omar Mascarell, dal Real Madrid, che rimane dunque in Bundes dopo che gli spagnoli avevano sfruttato la “recompra” per prelevarlo dall’Eintracht Francoforte. Mascarell è un mediano di muscoli e cervello, capace di agire da collante tra difesa e centrocampo ma penalizzato da qualche infortunio di troppo, soprattutto quello al tendine d’achille, nei suoi anni tedeschi. Per quanto riguarda il versante offensivo del centrocampo, invece, l’innesto più rilevante è il ventunenne Suat Serdar, tedesco di origine turca (combinazione non proprio in voga ultimamente da quelle parti…) acquistato per una cifra superiore ai dieci milioni dal Mainz. Di spessore anche l’ingaggio di Mark Uth, preso a costo zero dopo la scadenza del contratto con l’Hoffenheim, mentre sono stati riaggregati i rientranti dai prestiti come Geis e Advijaj. 

Un capitolo rilevante è anche, però, quello riguardante le cessioni: lo Schalke ha visto partire due dei talenti più limpidi del suo centrocampo, Goretzka e Meyer, entrambi in situazioni analoghe, ovvero arrivati alla scadenza del contratto tra mille polemiche e senza riuscire a trovare un accordo con la squadra di Gelsenkirchen. I blu della Ruhr vedono dunque una grande mole di potenziale (23 anni il primo, 22 il secondo) sfumare senza avere nulla in cambio, ed anzi – mentre Meyer trova casa al Crystal Palace, in Premier – ritrovandosi Leon Goretzka come avversario in maglia Bayern Monaco. L’unica entrata di rilievo di questa estate, dunque, è rappresentata dal milione e mezzo di euro circa incassati per la cessione di Coke al Levante. Ai saluti anche una colonna come Benedikt Howedes, che dopo il prestito alla Juventus si accasa in Russia, al Lokomotiv Mosca,

Possibile dunque vedere Tedesco schierare la difesa a tre usata per tutto lo scorso anno, con uno tra Kehrer e Nastasic a completare il reparto con Naldo e Sané davanti a Fahrmann. Gli esterni di centrocampo titolari dovrebbero essere Caligiuri e Oczipka, mentre i due nuovi acquisti si giocheranno la titolarità nel mezzo del 3-4-2-1 (o 3-4-1-2 che sia) con Nabil Bentaleb. Davanti sembrerebbe partire ancora con la fiducia del tecnico l’ucraino Konoplyanka, a fare da rifinitore tra centrocampo e attacco, dove dovrebbero esserci Di Santo e Burgstaller. Attenzione, però, a diversi fattori: la convivenza non sempre facilissima tra le due punte e la possibile esplosione di Embolo e/o Harit potrebbero ben presto scombinare le gerarchie.

Insomma,  dopo la migliore stagione del recente passato lo Schalke ha dovuto pagare la “tassa” di due situazioni contrattuali non gestite al meglio, ma ha provato a metterci una pezza andando a pescare tra i migliori interpreti della stagione appena conclusa, calciatori all’apice della carriera ed al contempo con un ottimo livello di familiarità con la Bundesliga. Domenico Tedesco potrà dunque portare avanti il suo progetto alla seconda stagione su una panchina di spessore internazionale: qualora dovesse riconfermare quanto di buono già fatto alla Veltins Arena, ci sarà da divertirsi.