Due su due, ed il Liverpool risponde nella maniera giusta agli 'affondi' del Chelsea e del Manchester City. Una rete allo scadere del primo tempo a firma di James Milner dal dischetto, un'altra a chiudere il match in chiusura di contesa, realizzata in contropiede da Sadio Manè: sei punti, otto gol fatti e zero subiti, in due match altrettanti clean sheets. Segno evidente che i Reds sono partiti con il piede giusto in Premier.

Se ad Anfield Road, otto giorni fa, il Liverpool ha inscenato un vero e proprio luna park, sotterrando il West Ham, il primo Monday Night di Jurgen Klopp si è rivelato impegno ben più duro in quanto il Crystal Palace, seppur sia privo di stelle - Benteke lo era prima di inabissarsi nell'oblio - si è dimostrato squadra rognosa, capace di chiudere ogni spazio all'avversario, disegnata con due linee a 4, di difesa e centrocampo, strette tra loro, che hanno complicato i piani dei viaggianti. Il Liverpool, forte del maggior tasso tecnico, ha fatto girare palla, con parsimonia e maturità, denotando ancora in Naby Keita un grande giocoliere, seppur il gambiano ex Lipsia debba essere disciplinato dal tecnico in quanto spesso e volentieri tende a strafare. Fatto il minimo sindacale, le giostre di gol sono state rimandate ad altra data. E' stato come sempre Mohamed Salah l'ago della bilancia dei Reds, in quanto grazie alle sue accelerazioni sono derivati i due gol. Bravo ed astuto nel cuore del primo tempo a guadagnarsi il penalty trasformato da capitan 'Jimbo', e letale sul finire della gara quando in contropiede ha offerto il cioccolatino a Sadio Manè, abile poi a dribblare Hennessey e a fare il fiocco al blitz esterno.

Ciò che piace di questo Liverpool, oltre alla solita pericolosità offensiva ed a un centrocampo di veri corridori, capace di fare da schermo alla difesa ed offrire i giusti rifornimenti all'attacco, è l'equilibrio, una compostezza vista di rado lo scorso anno. La difesa è andata poco in affanno, al Selhurst Park c'è stato comunque lavoro per portiere e difensori, i quali si sono disimpegnati ottimamente. Alisson è dovuto volare a smanacciare una punizione velenosa di Milivojevic, mentre Virgil Van Dijk ha guidato con autorevolezza una retroguardia nella quale anche Joe Gomez è sembrato giocare con una calma olimpica, tipica di un veterano. A dispetto dello scorso anno, quando i Reds erano costretti a segnare almeno 3/4 gol per vincere le partite, la musica è cambiata, ed un dato che fa parecchio riflettere - dopo i primi 180' di Premier - è che solo la difesa del Liverpool è ancora immacolata, con lo '0' a riempire la casellina dei gol subiti.

Ora, il prossimo appuntamento in campionato - in attesa degli impegni in Champions - è sabato, alle 18.30 nella splendida cornice di Anfield contro quel Brighton capace di sculacciare in malo modo il Manchester United. Per Klopp è importante non perdere punti, specie contro le 'piccole', una zavorra che lo scorso anno Salah e soci hanno pagato a caro prezzo, venendo estromessi dalla lotta al titolo con un bel pò d'anticipo.