Il 13esimo posto della scorsa stagione è la base da cui ripartirà l'Hannover nella prossima Bundesliga, con il chiaro intento di ripetere lo stesso risultato. Quella dei Roten, una delle squadre storiche del massimo campionato tedesco, è una società in salute, che ha deciso di riconfermare lo stesso allenatore di un anno fa (protagonista anche della promozione dalla Zweite nel 2016-2017, ndr) dopo i buoni risultati raggiunti, scegliendo la via più lineare possibile. In questa chiave va anche interpretato il loro operato in sede di calciomercato.

Repetita iuvant, quindi: a giugno André Breitenreiter ha firmato per un altro anno sulla panchina del club. Successivamente in entrata la dirigenza ha messo a segno un unico vero colpo, il mediano Walace dall'Amburgo (arrivato per 6 milioni). Per il resto si è trattato solo di combinazioni fra giocatori ceduti e pariruolo acquistati, praticamente a costo zero. Quindi via Salif Sané, Hubner, Klaus, Harnik e Jonathas; dentro Elez, Wimmer, Haraguchi, Bobby Wood ed Asano. Il totale segna un passivo di poco inferiore ai 3 milioni di euro. La sensazione è che comunque adesso ci siano giocatori più funzionali all'idea di gioco della squadra, e che in generale si sia agito seguendo una certa logica. I numeri nel calcio pesano il giusto, ma un eventuale voto al mercato dei sassoni sarebbe certamente più che sufficiente.

Nel 4-4-2 classico di Breitenreiter vedrà quindi parecchie novità al proprio interno. Facile confermare che Tschauner ed Anton vengano confermati nei ruoli rispettivamente di portiere e "primo" difensore centrale; a completare il terzetto sarà uno fra i neo-arrivati Wimmer ed Elez, più facilmente il primo del secondo, almeno all'inizio, per questioni d'esperienza. Sulle corsie di base non si toccano Korb ed Ostrzolek. A centrocampo dovrebbe essere Schwegler il partner preferito di Walace, con la stella Bebou preferibilmente a destra ed Haraguchi - fresco protagonista di un buon Mondiale - dall'altro lato. In avanti di fatto Fullkrug è l'unico certo di iniziare da titolare, da capire se affiancato subito a Wood in una coppia di giganti o invece supportato da Asano, giapponese ex Arsenal con caratteristiche più da mezza punta.

Il livello della squadra si è sicuramente alzato comunque, almeno sulla carta, ma occhio a prendere abbagli. Diversi di questi giocatori dovranno trovare l'amalgama giusto con l'ambiente, tra l'altro in molti trovandosi pure per la prima volta in Bundes. Insomma die Roten non partono con il massimo delle garanzie, ma piuttosto con diverse "scommesse" pendenti che andranno verificate sul campo. Nulla è scontato a questi livelli, ma se tutti i volti nuovi rispetteranno le aspettative che li precedono è anche lecito aspettarsi qualcosa in più di una salvezza tranquilla da questa squadra. La distanza da un potenziale piazzamento in Europa League l'anno scorso è stata di 12 punti, un gap importante di sicuro, ma perchè no colmabile.

Prima di pensare ai sogni comunque l'Hannover lavorerà per macinare punti, col solito target dei 40 punti ben fissato in testa. La sensazione è che il lavoro svolto in estate sia stato positivo e Breitenreiter sia l'uomo giusto per evitare disastri. Nei test amichevoli sono arrivate solo vittorie, tranne che in un'occasione, battendo avversari anche di spessore come Udinese o Athletic Bilbao. In Bassa Sassonia, insomma, la stagione inizierà col sorriso. E con la voglia di sorprendere ancora, ma prima di tutto di riconfermarsi.