E pensare che Dalic è arrivato sulla panchina della Croazia alla vigilia dello spareggio per andarci a Russia 2018. Ora invece si trova alla vigilia della finalissima che potrebbe valere un trionfo inatteso o quanto meno non così scontato alla vigilia dei Mondiali. Perchè della Croazia si dice da tempo che è una squadra di talento e con grandissimi giocatori, ma da qui a pensarla in finale della Coppa del Mondo ce ne passava e non poco. Supplementare su supplementare, invece, Dalic è pronto a giocarsela contro la Francia di Deschamps.

In conferenza stampa il CT croato presenta così la gara: "Divertiamoci, godiamocela, giochiamo e sfruttiamo il momento. Se vinceremo, nessuno sarà più orgoglioso di noi. Se perderemo, lo faremo con dignità e ci complimenteremo con la Francia. La partita più difficile l’abbiamo già passata, erano gli ottavi. Questa è solo la più grande partita che ci capiterà mai di giocare. Non ci sarà mai un momento migliore nella nostra carriera, comunque vada il match: dobbiamo godercela perché ce la siamo meritata. Specialmente i miei giocatori: sono passati da dieci anni di momenti difficili, hanno giocato in stadi vuoti, perché squalificati, sono arrivati qui col carattere.

Non insistiamo sugli allenamenti, non c’è niente da allenare. So che se qualcuno non è al 100 per cento me lo dirà. E se non ce la fa ci sono grandi giocatori in panchina. I miei giocatori sanno che in me hanno un amico. Io rispetto loro, loro rispettano me. Prendo le decisioni, ma solo dopo averli consultati. Sono sincero, non c’è tempo per giochini psicologici, in un torneo così. Mandzukic? Mario è un giocatore top, ma top top. Per lui non fa differenza amichevole o finale, centravanti o ala. Nessun allenatore avrà mai problemi con lui, per ogni squadra sarebbe fondamentale. In più qui si diverte, è di ottimo umore".

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni