Prova di forza da parte della Russia, che mette pressione ad Egitto ed Uruguay andando a battere per cinque reti a zero un'Arabia Saudita davvero inerme. Dopo i primi minuti abbastanza equilibrati, a sbloccare la sfida ci pensa Gazinskiy, che segna da corner il primo goal del Mondiale. Il guizzo del calciatore sovietico mina le certezze dei ragazzi di Pizzi, che sul finale di tempo dicono di fatto addio alla vittoria a causa di un goal di Cheryshev. Nella ripresa, approfittando di una difesa araba assolutamente negativa, è Dzyuba a colpire di testa e a calare il tris, suggellando una vittoria assolutamente meritata da parte dei russi. Nel finale c'è anche spazio per un eurogoal di Cheryshev, che di esterno mancino batte l'incolpevole Al-Maiaouf. Fa 5-0, infine, Golovin da punizione.

Squadra ospitante del Mondiale che scende in campo con il 4-2-3-1. Davanti al portierone Akinfeev, difesa a quattro composta da Mario Fernandes, Kutepov, Ignashevich e Zhirkov. Dietro l'unica punta Smolov, Dzagoev, affiancato da Samedov e Golovin. La mediana è composta invece da Zobnin e Gazinskiy. Un più equilibrato 4-1-4-1, invece, per i sauditi, che si affidano ad Al-Sahlawi in attacco. Al Muaiouf in porta, protetto dai centrali Os. Hawsawi ed Om. Hawsawi e dai terzini Alburayk ed Al-Shahrani. In mediana, Otayf, affiancato dalle mezz'ali Salman e Taiseer. Sostengono la prima punta, infine, gli esterni Salem e Yahia.

Partita molto aggressiva da parte della Russia, che cerca di pressare un'Arabia Saudita ordinata ma poco pungente nei primi minuti. Al quinto primo brivido saudita con Salem, che passa indietro e costringe Maiouf ad uscire fuori dall'area per evitare i dolori. Un minuto dopo ancora sovietici in avanti con una bella azione: Dzagoev tiene palla sulla sinistra e serve in orizzontale un compagno, l'accorrente Smolov. Filtrante preciso per Mario Fernandes che non riesce però a mettere in mezzo. L'Arabia Saudita non riesce a ripartire, i ragazzi di Cherchesov sbattono però contro una linea a quattro asiatica che regge, seppur a fatica. Alla fine, senza troppa fatica, i russi riescono comunque a sfondare da calcio d'angolo: sugli sviluppi di un corner, un bellissimo cross dal limite di Zobnin trova in mezzo Gazinskiy, che stacca di testa al dodicesimo trovando impreparati i centrali ed il portiere sauditi. 

Approfittando di una pesante mancanza tattica avversaria, la Russia si affaccia dalle parti di Muaiouf anche al quarto d'ora, quando è Smolov a concludere dopo un batti e ribatti nell'area dell'Arabia. Alla fine ci pensa l'estremo difensore di Juan Antonio Pizzi a mettere in corner. Dopo venti minuti si rende finalmente pericolosa l'Arabia Saudita: sfruttando un pallone perso dai russi, i ragazzi in verde progrediscono in avanti con Yahia, che alla fine propone un cross per il guizzante Al-Sahlawi. Il pallone termina però in corner. La foga iniziale lascia spazio ad una fase di studio, per le due formazioni, che preferiscono pungere in contropiede e senza scoprirsi in maniera eccessiva. Alla mezz'ora buon cross in mezzo di Salman da punizione, Al-Shahrani colpisce di testa spedendo però alto. Cinque minuti dopo la Luzhniki Arena si anima grazie ad un numero di Smolov, che porta palla e serve Golovin, frenato però dall'intervento di  Omar Hawsawy. 

Praticamente immobili, i ragazzi di Juan Antonio Pizzi non impensieriscono mai Akinfeev, subendo praticamente impotenti la rete del tre a zero. Partendo da un passaggio del portiere di casa, i sovietici arrivano con pochi tocchi davanti l'area saudita: Golovin tiene palla e serve l'accorrente Cheryshev, che grazie anche ad un tocco fortunato supera due difensori e batte l'incolpevole Muaiouf. Grandi colpe hanno comunque i centrali sauditi, che si lasciano scappare sia Golovin che Cheryshev  partendo da posizione molto favorevole. Al 43' è dunque 2-0 per la Russia, l'Arabia Saudita termina il primo tempo senza emozioni. 

Seconda frazione che comincia come la precedente, con la Russia in avanti e l'Arabia molle sotto l'aspetto offensivo. Al 52' il primo squillo di frazione capita sui piedi di Samedov, che lascia partire un bolide terminato alto. Quattro minuti dopo si svegliano gli asiatici, quando è il solito Al-Sahlawi a sfiorare un suggerimento di Al-Burayk, senza trovare però lo specchio della porta. I ragazzi di Pizzi si confermano volenterosi anche al cinquantottesimo: sugli sviluppi di una palla inattiva è infatti pericoloso Salman Al-Faraj, bravo ad avvitarsi e ad avere la meglio sul proprio marcatore. Akinfeev blocca senza problemi. Riprendendosi da un momenuto di pausa, la Russia si riaffaccia dalle parti di Al-Muaiouf al 67' e con Zobnin, che impegna in una doppia parata il portiere arabo.

La chance mancata del centrocampista è però solo il preludio al terzo goal russo, che giunge appena quattro minuti e grazie al neo-entrato Dzyuba. Il possente bomber dell'Arsenal Tula batte infatti di testa Al-Maiouf, ringraziando per l'ottimo lob il compagno Golovin. Minimo sforzo e massimo risultato, dunque, per la Russia, a cui basta alzare leggermente i ritmi del proprio gioco per segnare. Il tris abbatte mentalmente la già flebile tempra dei ragazzi di Pizzi, che inutilmente cercano quantomeno un goal per limitare i danni in vista delle prossima sfide del proprio girone. Il risultato è però alquanto deludente. Prima del triplice fischio, è infatti un eurogoal di Cheryshev a far esplodere lo stadio: servito da Dzyuba, il centrocampista controlla e, senza pensarci due volte, lascia partire un esterno mancino dal limite che non lascia scampo ad Al Muaiouf.

Partita finita? Ma nemmeno per sogno. Approfittando di una punizione dal limite creata da un difensore arabo, è Golovin a battere il portiere saudita con una punizione "alla Pjanic", precisa ed imprendibile.  La sfida finisce dunque in trionfo per gli unici ed effettivi padroni di casa del torneo: Russia batte Arabia Saudita per tre reti a zero. Migliore in campo per i padroni di casa, Golovin. Per gli ospiti bene, si fa per dire, Al-Sahlawi. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.