Penultimo sabato di Bundesliga e quindi giornata di verdetti. Nel trentatreesimo turno festeggia lo Schalke 04 che conquista la matematica qualificazione in Champions League ed anche il secondo posto alle spalle del Bayern, mentre l'Amburgo vede l'avvicinarsi del baratro, anche se una fiammella di speranza resta viva. 

AUGSBURG - SCHALKE 1-2 (23' Kehrer, 27' Max, 34' aut. Finnbogason)

La festa Knappen si consuma tutta nel primo tempo. Kehrer apre le marcature dopo venti minuti con una deviazione volante sul cross basso di Burgstaller, ma lo Schalke si fa sorprendere da una punizione battuta rapidamente dai bavaresi che trovano il pari con il gol dell'ex di Philipp Max. L'1-1 dura solo sette minuti: corner per i minatori, altra deviazione del difensore classe 1996 che stavolta trova il corpo del sfortunato Finnbogason, autore di una sfortunata autorete. Vittoria esterna e Champions conquistata per lo Schalke, mentre l'Augsburg affronterà l'ultimo turno senza speranze europee.

EINTRACHT FRANCOFORTE - AMBURGO 3-0 (31' Wolf, 77' Mascarell, 91'Meier) 

Obbligo di vittoria per entrambe le squadre, seppur con obiettivi diversi: l'Eintracht per sperare nell'Europa, l'Amburgo per salvarsi. Ad averla vinta sono i ragazzi di Niko Kovac che si rialzano dopo una serie di partite davvero pessime. Wolf si dimostra ancora una volta l'uomo in più di questa squadra aprendo le marcature dopo una magia di Haller che lo mette davanti al portiere. I Rothosen ci provano, vanno in gol due volte ma entrambi gli vengono annullati e allora Mascarell dà il colpo di grazia. Pessima la difesa della squadra di Titz nell'occasione. Festeggiamenti per il ritorno al gol di Meier, assente dal campo da tanto, tanto, tempo. 

WERDER BREMA - BAYER LEVERKUSEN 0-0 

Non basta il ritorno di Wendell e lo schieramento dei Fab Four dal primo minuto al Bayer Leverkusen per strappare una fondamentale vittoria contro il Werder Brema. La squadra della città dei musicanti non perde al Weserstadion da quando ancora c'era Nouri sulla panchina e anche oggi, nonostante una gara di sofferenza, non cadono. Le Aspirine sprecano l'occasione di superare l'Hoffenheim e conquistare il quarto posto, si giocheranno tutto all'ultima giornata contro l'Hannover. 

HANNOVER - HERTHA 3-1 (4' Harnik, 40' Sané, 42' Fullkrug, 73' Selke)

Una delle poche partite senza nulla in palio se non la gloria. L'Hannover voleva regalare l'ultima vittoria dell'anno al pubblico di casa e già nel primo tempo regola un Hertha arrendevole e pungente con il solo Selke, in gol nel secondo tempo. Tutto facile per dunque per Die Roten che con Harnik, Sané e il sempre presente Fullkrug conquistano altri tre punti in una stagione che li ha condotti ad una salvezza tranquilla. 

BORUSSIA MOENCHENGLADBACH - FRIBURGO 3-1 (18' Hazard, 57' Elvedi, 59' Kleindienst, 64' Drmic)

Niente certezza di salvezza per il Friburgo che cade sul campo del Borussia Moenchengladbach. I Fohlen dominano il match e passano in vantaggio con Hazard ed Elvedi, mentre Drmic chiude i conti dopo il gol di Kleindienst. La squadra di Hecking si tiene aperto uno spiraglio di speranza verso l'Europa League, mentre i ragazzi di Streich si giocheranno la salvezza contro il Colonia già retrocesso. 

COLONIA - BAYERN 1-3 (30' aut Sule, 59' James, 61' Lewandowski, 78' Tolisso)

Bastano due minuti da Bayern alla squadra di Heynckes per spazzare via il Colonia che, dunque, non riesce a regalare un'ultimo successo ai tifosi del RheinEnergie Stadion. L'effzeh passa in vantaggio con l'autorete di Sule, terza stagionale per lui - un record -, ma nel secondo tempo patiscono le accelerazione dei bavaresi che con James e Lewandowski ribaltano tutto. Da segnalare la reazione stizzita del centravanti polacco in occasione del cambio con Sandro Wagner. 

STOCCARDA - HOFFENHEIM 2-0 (25' e 74' Mario Gomez)

Terza doppietta stagionale per il panzer dello Stoccarda che batte incredibilmente l'Hoffenheim. I ragazzi di Julian Nagelsmann crollano nuovamente quando i punti sono pesanti e offrono il fianco al ritorno del Bayer Leverkusen, del Lipsia e dell'Eintracht Francoforte. La sconfitta della Mercedes Benz Arena mette tutte in gioco per il quarto posto e il trentenne allenatore dovrà riflettere molto, perché la sua squadra non solo non è riuscita a sfruttare la superiorità numerica, ma si è addirittura esposta al contropiede dello Stoccarda.