Il 33° turno del Samstag di Bundesliga offre, tra gli altri, il match tra Borussia Dortmund e Mainz. Il Signal Iduna Park fa da cornice alla sfida tra gli Schwarzgelben e i Nullfünfer spinti da obiettivi ben differenti: ai Borussen basterebbe una vittoria per assicurarsi un posto nella prossima Champions League, mentre per i Karnevalsverein servono i 3 punti per centrare la salvezza aritmetica.

Nelle ultime 5 la squadra di Sandro Schwarz ha avuto un percorso leggermente migliore rispetto all'Elf di Peter Stöger. Tuttavia, il ruolino interno ed esterno delle due società è discrepante: il BVB ha costruito la sua classifica tra le mura del Tempel (9 V su 16 partite), mentre il Mainz ha festeggiato solo una volta lontano dalla Opel Arena.

Il Borussia Dortmund si presenta con la migliore formazione possibile come emerso dalle ultime uscite. Schwarz, invece, punta sulla verve di Pablo de Blasis e Yoshinori Muto, supportati da un trio di centrocampo decisamente muscolare.

MAINZ SPIETATO, BVB TRAMORTITO

Gli ospiti impostano la gara sulla corsa, sull'isolamento del portatore di palla attuando un pressing ragionato e portato coi tempi giusti. Il tutto abbinato a rapide verticalizzazioni una volta recuperato il possesso. Nel corso della stagione, il BVB ha dimostrato di soffrire questo atteggiamento e raramente è riuscito a porvi rimedio con una manovra rapida e fluida.

I frutti del lavoro dei Nullfünfer arrivano già al 5' di gioco con un'azione in verticale che premia l'inserimento lungo di Gbamin. L'ivoriano è autore di un tacco illuminante per servire l'altra mezz'ala Baku che infila indisturbato il Tor del vantaggio. Il BVB fatica a scuotersi e già al quarto d'ora il Mainz raddoppia sull'asse de Blasis-Muto. Bellissimo il cross dalla sinistra dell'argentino che premia il movimento sul primo palo del giapponese che anticipa Toprak e batte Bürki (14'). Scriteriata l'uscita dell'estremo difensore svizzero.

Quasi dal nulla, dopo 180 secondi, il BVB riesce a riaprirla con Maximilian Philipp. L'attaccante berlinese è autore di un bel movimento sul piede perno che lo libera alla conclusione: superato Florian Müller (17'). Nell'azione del goal è splendida la giocata di Jadon Sancho sulla corsia mancina. Il resto della frazione si trascina abbastanza noiosamente: gli Schwarzgelben danno la sensazione di voler solo staccare la spina e ricominciare da capo, mentre il Mainz può impostare la partita che sperava.

La ripresa è un lento protrarsi di un'agonia iniziata a ottobre e terminata "degnamente" (sic!) con l'ultimo impegno casalingo stagionale. L'unico sussulto è provocato dal colpo di testa innocuo di Schmelzer all'89'. Al triplice fischio di Herr Siebert si aprono i festeggiamenti da ambo le parti. Il Mainz saluta la salvezza coi suoi tifosi e con Sandro Schwarz nelle vesti di capo curva. Immagini simili nella Südtribüne con il doveroso omaggio ai 16 anni di fedeltà di Roman Weidenfeller.

Il tutto con quella ventata di flebile speranza che il cerchio si sia chiuso e che lo strazio di questa stagione abbia già visto coincidere Zenit e Nadir.

Francesco Lo Fria

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