AUGSBURG 2 – 0 MAINZ, WWK Arena, Augusta.
Marcatori: Gregoritsch 29’, Finnbogason 90+2’.
Arbitro: F. Willenborg.
Ottima vittoria per l’Augsburg che, davanti al pubblico amico della WWK Arena, batte 2-0 il Mainz firmando il decimo centro stagionale in Bundesliga nel posticipo della trentunesima giornata. Cambia ancora modulo Baum, che sceglie un 4-4-2 con Khedira e Koo in mezzo al campo, mentre Gregoritsch affianca Finnbogason, con Caiuby e Richter sulle fasce. Dall’altra parte, Schwarz sceglie Quaison come falso nueve tra De Blasis ed Oztunali, mentre De Jong è il perno del centrocampo tra Serdar e Latza.
L’inizio è a favore dei padroni di casa, subito in proiezione offensiva, ma le occasioni mancano per la prima metà di tempo: a scuotere i Fuggerstadter ci pensa Richter, ma il suo destro sibila accanto al palo. Meglio fa, invece, Finnbogason, che gestisce bene il contropiede, controlla, si gira e poi pesca col tocco morbido Gregoritsch. Messa giù di sinistro, l’austriaco non può sbagliare ed infila Adler da due passi. Dopo il vantaggio sia Richter che Hinteregger sfiorano il raddoppio, ma all’intervallo è 1-0.
Il secondo tempo è sicuramente più vivo, con la prima chance, ancora per l’Augsburg, dopo appena quattro minuti, quando Latza anticipa Finnbogason a due passi dalla linea di porta. Passano i minuti, ci prova Serdar (destro largo) ma la manovra del Mainz è sempre particolarmente compassata e poco efficace. Con Adler in avanti per l’assalto finale alla ricerca del pari, i ragazzi di Sandro Schwarz subiscono anche il 2-0, con il solito Finnbogason a concludere, a pochi metri dalla porta vuota, il contropiede di Khedira. Baum vede i suoi conolidare la posizione a metà classifica, quota 40 punti, mentre il Mainz trema: a trenta punti come Wolfsburg e Friburgo, i Nullfunfer si giocheranno una specie di mini-spareggio a tre per evitare i play-out.
KOLN 2 – 2 SCHALKE 04, RheinEnergieStadion, Colonia.
Marcatori: Embolo 5’ (S), Konoplyanka 23’ (S), Bittencourt 26’ (K), Risse 83’ (K).
Arbitro: M. Fritz.
Occasione sprecata per lo Schalke 04 che, a Colonia, passa in vantaggio di due reti dopo appena 23 minuti e, dopo essere stato per quasi tutta la gara virtualmente a +4 sui cugini del Dortmund, vede i padroni di casa trovare il pari con un gol sensazionale di Risse.
Per Ruthenbeck la scelta è un 3-4-3 con il solito Terodde in attacco, supportato da Hector e Bittencourt, mentre in mezzo ci sono Ozcan ed il grande ex Hoger con Handwerker a sinistra e Risse a destra. Heintz, Mere e Sorensen proteggono Horn. Tedesco, dal canto suo, risponde con un modulo speculare: Stambouli, Kehrer e Naldo davanti a Fahrmann, con Caligiuri ed Oczipka sulle fasce, Goretzka ed il classe 1998 McKennie nel mezzo. Davanti, Di Santo preferito a Burgstaller, con Embolo e Konoplyanka ancora in campo dal primo minuto.
Pronti, via, a sbloccare la gara è un lancio lungo di Naldo che innesca, a sinistra, proprio Konoplyanka, grande protagonista dell’inizio di partita: cavalcata inarrestabile e tocco delicato in area, dove arriva Embolo che, a porta vuota, non può mancare il tap-in scivolato. La reazione dei padroni di casa manca, ed anzi lo Schalke continua a trovare praterie abbastanza clamorose: ancora Konoplyanka, ancora in velocità, stavolta con una magia per liberarsi di Mere prima di rientrare sul destro. Horn esce a valanga, ma la pennellata a giro lo anticipa e fa 0-2, con lo Stadio intero ai piedi del talento ucraino. A questo punto tutto sembra indicare una sconfitta del Koln, con annessa retrocessione praticamente matematica (data la peggior differenza reti del campionato), ma la reazione, violenta, porta il nome di Bittencourt.
Dopo soli tre minuti dalla seconda rete, un campanile quasi casuale si trasforma nell'occasione per accorciare le distanze: toccano di testa Terodde e lo stesso Bittencourt, prima che Hector controlli e trovi l’imbucata proprio per il centrocampista tedesco. Ottimo l’inserimento, preciso il destro che riapre la gara. Konoplyanka però continua a dimostrarsi letteralmente tarantolato: alla mezz’ora il suo destro dopo due dribbling da urlo si stampa contro il palo, cinque minuti dopo è Horn ad annullare, con la mano aperta, il suo colpo di testa alzandolo in corner.
Nella seconda frazione entrambe le squadre sembrano pensare più a non prendere un altro gol che a segnarne uno, nonostante Domenico Tedesco scelga da subito Burgstaller al posto di Embolo. Horn e Fahrmann si fanno trovare pronti sulle conclusioni dello stesso Burgstaller e di Terodde, prima che Di Santo, all’ora di gioco, sprechi clamorosamente il suggerimento del solito Konoplyanka calciando addosso al portiere avversario. Lo Schalke 04 protegge il vantaggio, ma la beffa arriva a sette dal termine: punizione dalla trequarti, il tocco di Bittencourt scatena il destro di Risse che, con una traiettoria insidiosissima seppur centrale (e con la complicità di un Fahrmann tutt’altro che perfetto) sigla un pari insperato e rinvia, almeno di una settimana, la sentenza della Zweite Bundesliga.