Vince il Manchester United, vince con lo stampo dello Special One. L'accesso alla finale di FA Cup i Red Devils se lo sono guadagnati oggi, ai danni del Tottenham, con una rimonta di quelle strettamente "alla Mourinho": grande sofferenza sulle qualità avversarie inizialmente, poi però una reazione compatta, di squadra, basata su un blocco difensivo via via più efficace. I gol sono arrivati poi, pescati fra le qualità dei singoli, a ribaltare l'iniziale svantaggio: così dunque sfuma anche quest'anno la possibilità per gli Spurs di vincere un trofeo. Domani invece la prima finalista otterrà il nome dell'avversaria nella partitissima del prossimo 19 maggio. Di seguito la cronaca del match.
Riguardo alle formazioni ufficiali, José Mourinho opta per un 4-3-3. Davanti al portiere De Gea i terzini sono Valencia e Young, con la coppia Jones-Smalling nel mezzo. A centrocampo spazio ad Ander Herrera, Matic e Pogba. Nel tridente offensivo invece Lingard ed Alexis Sanchez supportano Lukaku. Mauricio Pochettino risponde col solito 4-2-3-1 in cui l'estremo difensore è Vorm. In difesa ci sono Trippier, Davinson Sanchez, Vertonghen e Davies. Dier fa coppia con Dembelé in mediana, mentre dietro alla punta - l'immancabile Harry Kane - i titolari sono Eriksen, Alli e Son.
L'avvio di partita dei Lilywhites è ben più vivace rispetto a quello della fazione opposta. Il loro pressing, come al solito, è asfissiante mentre le difficoltà palla al piede nella costruzione da parte di Matic e co. emergono in pieno. Arriva così il vantaggio siglato da Dele Alli: un lancio perfetto di Davinson Sanchez pesca in profondità Eriksen sulla destra, il danese subito mette un gran cross forte e teso per il taglio sul secondo palo del numero 20 che, senza marcatura, insacca in caduta. Non siamo nemmeno arrivati al quarto d'ora ed è già una crisi importante per i rossi, che rischiano su un successivo traversone di Son, per poco non tramutatosi in tiro di poco sul fondo oltre il secondo palo. Ancora Eriksen, poi, con un colpo di biliardo dal limite non trova l'angolo sempre nei minuti immediatamente successivi.
I Red Devils poi da un momento all'altro iniziano ad alzare l'intensità del proprio pressing. Prima Lukaku, sugli sviluppi di un corner, non inquadra la porta all'altezza del secondo palo; poco dopo giunge l'1-1. La complicità di Trippier è fondamentale quando al 24esimo Pogba riesce a buttarlo a terra, chiaramente senza fallo, per poi servire da posizione da ala un grandioso assist per la corsa, sulla destra dell'area, di Alexis Sanchez: colpo di testa ad incrociare ed è dunque equilibrio ristabilito. Da questo momento in poi la partita è intensa, con pochissime interruzioni, bella nell'assenza di occasioni da gol - principalmente per merito delle difese. Solo due conclusioni dalla distanza provocano brividi prima del duplice fischio: apre quello di Pogba, respinto da Vorm in calcio d'angolo; chiude quello di Dier, deviato, che s'infrange sul palo alla destra di De Gea.
La ripresa inizia su un copione tutto sommato simile a quello con cui si era chiusa la parte precedente del confronto, ma semplicemente molto più lento. Gli Spurs mostrano iniziativa dal punto di vista offensivo, ma stavolta concretizzano davvero poco nel quarto d'ora iniziale in termini di occasioni create. Su uno dei primi contropiedi concessi, attorno all'ora di gioco, arriva quindi un po' a sorpresa il 2-1. Sanchez dalla sinistra va per Lukaku, che controlla male vicino alla lunetta, ma di fatto serve una specie di assist per il velo di Lingard e la conclusione immediatamente successiva di Ander Herrera col destro, rasoterra. Traiettoria non angolatissima ma velenosa per Vorm, che non riesce ad andare a terra in tempo e si vede battuto dunque da questa conclusione dal limite. Poco dopo un'altra iniziativa personale di Lukaku, a partire da una posizione d'ala destra, si concluderà con una soluzione troppo stretta sul primo palo.
Pochettino comunque non ci sta a perdere e quindi, poco prima del 70esimo, lancia un messaggio chiarissimo inserendo Lucas Moura per Davies, un'ala per un terzino. Mourinho non cambia invece gli equilibri della propria squadra e continua con la solita strategia. I londinesi continuano ad aver bisogno di una giocata e per poco non la pescano nella bomba mancina da quasi trenta metri di Eriksen, spentasi però a lato per poc(hissim)o. Risponderà il solito Pogba con una botta da distanza più ravvicinata, prontamente smanacciata fuori da un attento Vorm. Nel finale problema muscolare per Valencia, che lascia spazio a Darmian, ma è l'unica brutta notizia per i campioni in carica dell'Europa League, che conducono senza problemi il successo fin in fondo, grazie ad un vero e proprio 6-3-1 in fase di non possesso negli ultimi minuti. Il risultato al triplice fischio è di 2-1.